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Israele e Palestina insieme, da Agrigento si irradia nel mondo il messaggio di pace

I gruppi folk sono stati ricevuti in Prefettura. Diomede: "Abbiamo donato loro simboli fraternità, fecondità, speranza"

Da Agrigento si irradiano i sentimenti di pace e fratellanza in tutto il mondo. Sono stati accolti in Prefettura. A dare il "benvenuto" ai gruppi folk, che partecipano alla settantaduesima edizione del "Mandorlo in fiore", sono stati il prefetto Nicola Diomede, il sindaco Lillo Firetto, il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello e il commissario Bernardo Campo. Ad essere accolti sono state le rappresentanze dei gruppi patrimonio immateriale dell'Unesco: Corea, Repubblica Ceca, Spagna, Iran, Slovacchia, India, Lettonia, Giordania, Albania, Algeria ed ai gruppi folk internazionali provenienti da Bulgaria, Indonesia, Turchia, Palestina e Israele.

"Sono stati donati dei simboli: olio, arance, una pigna - ha detto il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede - . Dei doni che hanno una simbologia che riconduce a messaggi di fratenità, fecondità, speranza e pace. Ospitando Corea, gruppi del Medio oriente e dell'Europa dell'Est, Agrigento diventa il centro del messaggio di pace, fratellanza. Un messaggio che parte da Agrigento ed arriva, quando i gruppi torneranno a casa, in ognuno dei paesi. Un messaggio da irradiare nel mondo".

"Fra i gesti simbolici, la presenza di Israele e Palestina insieme - ha sottolineato il sindaco Lillo Firetto - . Il Mandorlo in fiore continua ad essere incontro di tradizioni, di patrimoni Unesco che si confrontano, incontro fra genti, relazioni che si creano e si rinsaldano. Gli ultimi anni hanno creato, all'estero, rivitalizzazione nei confronti della manifestazione". 

Soddisfatti per la levatura dei messaggi che partono da Agrigento anche il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello ed il commissario Bernardo Campo. 

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