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Fermato dopo un furto denuncia: "Preso a pugni da un carabiniere, ecco il video che lo dimostra"

Il fatto risale all'11 aprile scorso. Un maresciallo sorprende un trentaduenne a San Leone in sella a un ciclomotore rubato. Successivamente due militari e due poliziotti lo bloccano a piedi a Villaseta. Nel filmato di un impianto di videosorveglianza si vede uno di loro che lo colpisce senza nessun apparente motivo

Un maresciallo dell'Arma fuori servizio lo avvista a San Leone in sella a uno scooter appena rubato e avvisa i colleghi. Due militari e due poliziotti, poco dopo, lo rintracciano a Villaseta, a piedi, e gli intimano di fermarsi. Il ragazzo va verso di loro e sembra, almeno in quel momento, consegnarsi alle forze dell'ordine senza opporre resistenza. Uno dei due carabinieri, però, a quel punto, gli sferra un pugno alle spalle. Il ragazzo resta girato e il carabiniere lo colpisce altre tre volte alla nuca.

E' quanto si vede in un video, estratto da un impianto di videosorveglianza di un negozio della zona, prima circolato sui social e poi agli atti della querela che il trentaduenne protagonista della vicenda ha sporto nei confronti di tutti i quattro appartenenti delle forze dell'ordine (un brigadiere dell'Arma e due agenti).

L'episodio risale all'11 aprile. Il trentaduenne presto finirà a processo per ricettazione ma agli atti dell'inchiesta a suo carico non c'è nulla che faccia riferimento all'episodio. Nella relazione di servizio c'è scritto che il ragazzo, che quella notte fu solo denunciato, ha tentato la fuga dopo essere stato sorpreso a Villaseta. 

I carabinieri e i poliziotti, nei pressi dell'isola ecologica di Fondacazzo, trovano lo scooter rubato e lo denunciano per ricettazione. Il trentaduenne, che ha alle spalle alcuni piccoli precedenti per furto, qualche giorno dopo scopre dell'esistenza di un video, girato da un impianto di videosorveglianza di un negozio, in cui si vede uno dei carabinieri colpirlo. Il video, per alcuni giorni, ha fatto pure il giro dei social e, in particolare, di Tik Tok prima di venire rimosso.

Il ragazzo lo ha allegato alla querela aggiungendo altre accuse e sostenendo di essere stato colpito, poco dopo "con quattro schiaffi ben assestati al viso" in caserma dallo stesso carabiniere e di essere stato picchiato "con un pugno al labbro" alcune settimane prima. 

Il trentaduenne ha raccontato di non avere presentato prima alcuna querela perchè nessuno gli avrebbe creduto e di averlo fatto solo dopo avere saputo dell'esistenza del video. Nessuna dichiarazione, sulla vicenda, è arrivata dal comando provinciale dell'Arma. "Non c'è alcuna replica - taglia corto il colonnello Vittorio Stingo - il filmato è agli atti della Procura". 

Procura che, per il momento, ha mandato a processo il solo trentenne per l'ipotesi di reato di ricettazione. Il pubblico ministero Paola Vetro ha disposto la citazione a giudizio. La prima udienza è stata fissata per il 10 gennaio davanti al giudice Iacopo Mazzullo. 

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