Viadotto Petrusa la protesta non si ferma, la Cisl: "Saremo ancora davanti la Prefettura"
Dopo il conta giorni arriva il volantinaggio, i cittadini sono indignati e voglio farsi sentire ancora di più
Il “Ponte della Vergogna” torna a fare parlare di sé. Gli abitanti della zona capeggiati dalla Cisl, daranno vita ad un volantinaggio sotto la Frefettura. "Domani sarà il 240esimo giorno di disagio per la chiusura del ponte Petrusa ma nonostante la sua importanza strategica sia per la viabilità che per il collegamento tra Favara ed Agrigento, il problema sembra interessare solo pochi". Questo il commento di Maurizio Saia, segretario della Cisl. Per la terza volta, dopo il 13 maggio 2017, i residenti di c.da Petrusa,associazioni, cittadini, politica locale, polizia penitenziaria e la Cisl tornano a protestare. Questa volta lo faremo con un volantinaggio a partire dalle 9 del 29 luglio, sotto il palazzo della prefettura di Agrigento, dove il 23 maggio 2017 ci eravamo recati per consegnare un documento da far pervenire al governo nazionale, condiviso da Confcommercio, Legambiente. associazione nazionale costruttori edili, consiglieri comunali di Favara e Agrigento, rappresentanti comitato spontaneo residenti c.da Petrusa, ARCI Favara, associazione Kalytera Favara e Cisl. Nessuna notizia ufficiale ci è pervenuta - continua Saia - salvo qualche disapprovazione che l'Anas ha preferito manifestare in occasione di incontri istituzionali e con soggetti diversi. La mobilitazione messa in atto in questi mesi, ha prodotto il protagonismo di diversi cittadini, anche professionisti che hanno prodotto idee e soluzioni temporanee ed alcune davvero interessanti. Noi non ci fermeremo fino a quando non vedremo la prima macchina attraversare il ponte Petrusa, fino a quando la politica assumerà una posizione seria e coerente nei confronti di Favara e Agrigento, ma anche di un territorio mortificato. Non ci fermeremo fintanto che anche coloro che fanno finta di non sentire ci ascoltino".