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Controlli

"Guerra" al commercio abusivo di frutta e verdura, sanzionati una quindicina di ambulanti

Ad ognuno di loro è stato fatto il sequestro dei prodotti che avevano messo in vendita, a cinque sono stati apposti anche i sigilli ai camion o furgoni utilizzati

In alcuni punti della città, come nel rione del campo sportivo, sono scomparsi. O quasi. In altri, come al Quadrivio Spinasanta o al Villaggio Mosè, sembrerebbero essere stati ridimensionati. Sono almeno una quindicina i sequestri, e altrettante le sanzioni, effettuati dall’inizio dell’anno dai militari della Guardia di finanza nei confronti dei venditori ambulanti di frutta e verdura. Commercianti che erano soliti piazzarsi, quasi sempre nello stesso punto della città, senza avere però nessuna autorizzazione al commercio e meno che mai per l’occupazione del suolo pubblico. Perché nella città dei Templi, fra San Leone e il viale Della Vittoria, non c’è soltanto il fenomeno del commercio abusivo degli extracomunitari che vendono cianfrusaglie o prodotti con marchi contraffatti. Ma ci sono anche, e nel corso degli anni si sono moltiplicati, i venditori ambulanti di frutta e verdura.

La Guardia di finanza ha cercato dunque, e lo ha fatto in silenzio nel corso di tutti questi mesi, di debellare il fenomeno e di ripristinare – grazie a controlli su controlli – la legalità. Sulle strade della città sono, di fatto, rimasti in pochissimi a vendere frutta e verdura, infischiandosene delle regole.

Le attività di controllo dei militari delle Fiamme gialle hanno riguardato non soltanto il Quadrivio Spinasanta, il Villaggio Mosè e l’area di via Manzoni, ma anche la via Imera e la zona di piazzale Fratelli Rosselli. I commercianti, trovati appunto senza licenza, sono stati sanzionati e tutti i prodotti di stagione che avevano in vendita sono stati sequestrati. La merce – frutta e verdura – che è stata ritenuta idonea al consumo umano, da parte dei sanitari dell’Asp, è stata donata in beneficienza ad istituti caritatevoli. Quello che invece non è stato ritenuto idoneo al consumo è stato conferito in discarica. Ma oltre al sequestro di frutta e verdura, in almeno cinque casi sono stati apposti i sigilli anche agli automezzi – piccoli camion o furgoni – utilizzati per il trasporto dell’ortofrutta e per la messa in vendita.

Controlli di questo genere, naturalmente, proseguiranno – anche se nel più fitto riserbo – sempre ad opera dei militari della Guardia di finanza della compagnia di Agrigento. E questo perché non tutti gli abusivi sono stati ancora stanati, ma anche perché il rischio, più che concreto, è che, da un giorno all’altro, altri esercenti possano improvvisarsi e piazzare bancarelle e mercanzia in vendita da qualche parte della città.

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