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Denunce / Camastra

Venditore porta a porta schernito e minacciato perché volontario di un'associazione antiracket

L'uomo e s’è presentato, fra incredulità e choc, alla compagnia dell’Arma di Licata dove ha, di fatto, formalizzato una denuncia a carico del sessantenne

Venditore porta a porta si reca in un’abitazione di Camastra per una consulenza di vendita. Avrebbe dovuto essere un ordinario momento di lavoro, sperando appunto di riuscire a concretizzare l’affare. In realtà, l’uomo, durante la conversazione con il cliente, ha riferito d’essere anche un volontario di un’associazione antiracket. Ed è da quel momento in poi – stando a quanto emerge – che il dialogo s’è incrinato. Il sessantaduenne di Camastra avrebbe – stando all’accusa formalizzata – iniziato a schernire il venditore per la sua attività di volontariato antiracket. Un’attività connessa all’accompagnamento delle vittime di usura ed estorsione del territorio Agrigentino dalle forze dell’ordine. E ad un certo punto, al venditore porta a porta, sarebbero state rivolte anche più frasi minacciose.

Il venditore porta a porta, volontario dell'associazione antiracket, s’è presentato, fra incredulità e choc, alla compagnia dell’Arma di Licata dove ha, di fatto, formalizzato una denuncia. I carabinieri hanno avviato, come da rito, le indagini e hanno informato la Procura della Repubblica di Agrigento. Non ci sono conferme istituzionali, ma appare scontato che gli investigatori anche nei prossimi giorni possano tornare a sentire sia il denunciante che il denunciato. L’obiettivo è uno soltanto: provare a fare chiarezza e a mettere dei punti fermi su quello che, effettivamente, è accaduto nell’abitazione di Camastra.

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