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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Vendere l'impianto in via Petrarca per tutelare lo sport e la villa del sole

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Lo scorso 21 Dicembre insieme ai Giovani Democratici avevamo proposto delle riflessioni relativamente alla dotazione di infrastrutture sportive e richiesto all'Amministrazione comunale di Agrigento di convocare dei tavoli di confronto con tecnici e le società sportive per ridurre i disagi legati all'abbandono degli impianti sportivi. Un sollecito che ad oggi non ha prodotto neanche un sussulto d'orgoglio.

Come già si sottolineava, la dotazione infrastrutturale di una località rappresenta un riferimento e un volano per il territorio, muove interessi che partono dai bisogni e promuove lo sviluppo di tipo sociale, economico e anche sportivo. Praticare sport è un'opportunità che toglierebbe dalla strada tanti ragazzi e favorirebbe il diffondersi di valori positivi. La nostra città in questo senso ha subito grandi perdite spesso sottovalutate e sottostimate con riferimento all'intero sistema delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare pubblico. Crisi economica e contrazione dei redditi da noi si sentono più che altrove anche per questo. All'interno delle Amministrazioni locali il piano triennale delle opere pubbliche è il principale strumento di riferimento per un'adeguata programmazione e valutazione consuntiva. Piani e Bilanci nell'ultimo decennio, vengono approvati ad Agrigento sistematicamente in ritardo risultando anche non pragmatici rispetto le reali necessità e piuttosto fantasmagorici. Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria hanno prodotto grandi passivi di bilancio e pochi risultati a causa di una inconsistente pianificazione e una infruttuosa progettualità, oltre alla poca vigilanza sui cantieri. Questa incertezza, ha ormai ripercussioni sulla società civile ed è corresponsabile dell'aumento dei tributi locali.

A causa della crisi economica che ha ridotto molto la capacità di intervento degli Enti Locali c'è molta pressione affinché le pubbliche amministrazioni cedano asset immobiliari e diano concessioni su pertinenze pubbliche. Su immobili e risorse non centrali e primarie, da valorizzare, potrebbe essere un orientamento da prendere in considerazioni in futuro, ma non sulle grandi strutture che se messe in ordine potrebbero contribuire in positivo ai bilanci comunali. Si dovrebbe però partire da un imponente censimento e si dovrebbe fare non solo sugli impianti sportivi ma su tutto il patrimonio immobiliare dismesso o in disuso come sta avvenendo in tante realtà nel nostro paese. Ciò dovrebbe avvenire in sinergia con gli operatori e i tecnici presenti sul territorio, con le associazioni e i comitati, attraverso la stipula di convenzioni con gli ordini professionali e gli organismi riconosciuti. Diverse volte l'ordine degli Architetti di Agrigento ha manifestato apertura e volontà in tal senso.

Ci sono però delle urgenze come quelle della Miraglia Rugby e della Pallamano Girgenti che non possono permettersi ancora di restare al palo essendo in credito ad Agrigento per quanto riguarda risposte alle loro necessità e proposte da diversi anni. Restando contrari alla proposta di edificazione della Villa del Sole con la cannabalizzazione dello sport libero e del verde pubblico chiediamo al Sindaco Marco Zambuto di prendere per una volta in considerazione la possibilità di adottare un piano per risolvere la questione in tempi brevi con scadenze certe.

Proponiamo l'alienazione dell'impianto in Via Petrarca così anche da interrompere il circuito poco edificante dei cantieri spreco che interessano questa struttura da decenni. Con la vendita dell'impianto, unitamente alla partecipazione al bando per l'accesso al credito sportivo, attraverso lo strumento del project finance per attrarre investimenti privati, potremmo trovare il fondi per sistemare il Nicosia e/o l'aula bunker (che in ogni caso risulta inserita nel piano annuale delle opere pubbliche e dovrebbe avere un capitolo di spesa aperto nel bilancio preventivo 2013 per 395.000 euro stimati per completare l'ammodernamento) concedendo quest'ultima alla società di pallamano che aveva manifestato gradimento anche per questa soluzione. Sollecitiamo la revisione dei regolamenti comunali alle necessità del contesto e la previsione di adeguata mobilità attraverso il trasporto pubblico da e verso gli impianti.

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