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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Campagne ormai prigioniere di vandali e criminali, Confagricoltura: "Situazione insostenibile"

Il presidente regionale interviene sugli innumerevoli danneggiamenti che stanno colpendo le aziende agricole: "E' già difficile vendere il prodotto"

Vigneti praticamente rasi al suolo, oliveti distrutti a colpi d'ascia e motosega nella notte, coltivazioni rese inutilizzabili con il fuoco. Negli ultimi mesi è un continuo susseguirsi di danneggiamenti mirati nelle campagne. Se una volta le vendette (e non solo quelle) si consumavano con il rogo di attività commerciali o auto, oggi l'attenzione è tutta per le produzioni agricole.

Un'escalation di casi che ha attirato l'attenzione degli inquirenti - ovviamente - ma che preoccupa molto chi vive di "terra" e rappresenta chi oggi investe coraggiosamente in questo settore.

"La cosa che fa più male - commenta il presidente regionale di Confagricoltura, Rosario Marchese Ragona - è che questi atti vanno a colpire coltivazioni che è già oggi difficile vendere ad un prezzo che sia sostenibile. Questo fornisce la dimensione del danno arrecato ad un coltivatore che vede il proprio vigneto o il proprio oliveto distrutti a volte anche in modo irreversibile".

Quello dei danneggiamenti, comunque, è solo l'ultimo problema in ordine di tempo per gli imprenditori agricoli.

"Da tempo denunciamo come le campagne siano diventate terra di nessuno - continua Marchese Ragona -. I furti sono ormai all'ordine del giorno, con vere e proprie bande che si occupano di trafugare quello che trovano e con rischi non solo economici ma anche di sicurezza e dell'incolumità pubblica nostra e dei nostri lavoratori".

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