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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus e vaccino Comirnaty di Pfizer, il modulo di consenso

Ecco la scheda del preparato contro il Covid che spiega cosa verrà somministrato a chi lo riceverà e quali sono le possibili reazioni avverse. Chi viene vaccinato dovrà dichiarare di essere stato "correttamente informato"

L'ordine nazionale dei Biologi ha pubblicato sul suo sito il modulo del consenso per il vaccino Comirnaty prodotto da Pfizer e Biontech che spiega cosa verrà somministrato a chi lo riceverà e quali sono le possibili reazioni avverse. Chi viene vaccinato dovrà dichiarare di essere stato "correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose". 

Vaccino Pfizer-Comirnaty, il modulo del consenso

Dovrà inoltre dichiarare di essere "consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni" e "di rimanere nella sala d’aspetto per almeno 15 minuti dalla somministrazione del vaccino per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse immediate". Il prodotto viene identificato come "”Pfizer-BioNTech COVID-19" e nel modulo del consenso si scrive esplicitamente che "può essere somministrato a partire dai 16 anni d’età" e "non può essere somministrato alle donne in gravidanza e in fase di allattamento". Richiede 2 dosi, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra e la sua efficacia stimata è del 95% e "potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari". Poi si elencano le possibili reazioni avverse, a partire da quelle più comuni, che interessano un paziente su dieci:

  • dolore, arrossamento,  gonfiore nel sito di iniezione,  stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, dolori articolari, febbre 

Per poi passare a quelle non comuni, ovvero l'ingrossamento dei linfonodi. Ci sono poi alcune reazioni allergiche rare, ovvero:

  • orticaria (protuberanze sulla pelle che sono spesso molto pruriginose);
  • gonfiore del viso, della lingua o della gola;
  • respirazione difficoltosa.

Infine si avverte che in caso di sintomi gravi o sintomi che potrebbero essere correlati ad una reazione allergica bisgona "consultare immediatamente il proprio Medico curante o ricorrere a strutture di pronto soccorso". Si aggiunge che negli studi clinici "non sono stati osservati decessi correlati alla vaccinazione" e che "l’elenco di reazioni avverse sovraesposto non è esaustivo di tutti i possibili effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi durante l'assunzione del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19. Se Lei manifesta un qualsiasi effetto indesiderato non elencato informi immediatamente il proprio Medico curante". Infine, al punto 10 si conclude: "Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza". 

Vaccino Comirnaty Pfizer-BioNTech, il modulo del consenso

Intanto l'Italia supera i due milioni di casi totali di coronavirus da inizio epidemia e si avvia al Natale con la speranza del vaccino in arrivo e l'inquietudine di una curva dei contagi che rallenta di meno. L'Rt - l'indice di trasmissibilità - è infatti in aumento per la seconda settimana consecutiva, dopo cinque di fila di flessione, e preoccupano regioni come il Veneto e il Molise, mentre restano sotto stretta osservazione Puglia (con il primo caso di variante inglese), Sardegna e Trentino. Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro parla di "fase decrescente ma rallentata". L'indice Rt, spiega, "è sotto 1 in tutte le regioni tranne in Veneto e Molise". Secondo i dati del monitoraggio il primo ha un indice a 1,11 e il secondo a 1,02. Il dato nazionale è ora a 0,9.

"E' importante continuare a mantenere i comportamenti prudenti, soprattutto in questi giorni di festività - dice Gianni Rezza, direttore della Prevenzione Iss - e nella aree maggiormente colpite si può considerare l'opportunità di misure maggiormente restrittive". "Alle cene e ai pranzi di queste feste natalizie "limitare il numero di persone è importante", ribadisce. Da ciò dipenderà in qualche modo l'apertura delle scuole a gennaio, "che resta un obiettivo primario", dice Rezza, "naturalmente c'è stata sempre tanta cautela" e occorre "valutare a livello territoriale la situazione epidemiologica". Rezza ha quindi rassicurato, allo stato attuale, sul vaccino in arrivo e sulla variante inglese del virus. La stima dell'aumento della contagiosità di quest'ultima è di un +0.4 dell'Rt. "Non sembrano esserci effetti sull'efficacia del vaccino e neppure sulla gravità clinica", afferma. 

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