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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il vaccino per l'influenza può ridurre il rischio di contrarre il Covid?

Non ci sono dubbi, secondo i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Italia, Spagna, Israele e Stati Uniti

Il vaccino contro l'influenza sembra ridurre il rischio di infezione dal Covid-19 del 14%. Nel caso in cui avvenga il contagio, inoltre, si avrebbe una riduzione dei sintomi e dell'infiammazione generale e un recupero più rapido. A dare questi risultati è lo studio di un gruppo di ricercatori. Gli esperti stanno analizzando gli effetti del vaccino antinfluenzale contro il Sars-CoV-2 dallo scorso inverno, in uno studio osservazionale che ha coinvolto Italia, Spagna, Israele e Stati Uniti.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Vaccines e annunciati al congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg). "Questo risultato probabilmente è dovuto alla cosiddetta trained immunity, il fenomeno per cui dopo una vaccinazione di qualsiasi tipo c'è un incremento della risposta immunitaria in caso di contatto con un altro agente patogeno", ha spiegato il presidente della Sigg Francesco Landi. In altre parole, l'antinfluenzale "allena" il sistema immunitario che in caso di contatto con il coronavirus si attiva con una maggiore risposta antivirale, riducendo così le possibilità di positività da Covid.

Per i geriatri, l'esito dello studio rafforza la raccomandazione del ministero della Salute di aderire alla somministrazione sia del vaccino antinfluenzale sia di quello anti Covid, offerti gratuitamente dal sistema sanitario. "Nel 2020 la vaccinazione antinfluenzale ha registrato un incremento dell'11% e speriamo che lo stesso accada quest'anno, per raggiungere l'obiettivo del 75% di copertura negli over 65 e ridurre l'impatto dell'influenza", ha detto Stefania Maggi, dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr di Padova.

Ogni anno l'influenza colpisce il 40-50% dei soggetti a rischio, tra cui gli anziani, e in media è responsabile di ottomila decessi. Il virus aumenta di dieci volte il rischio di infarto e di otto volte quello di polmonite, ricordano gli esperti. Non bisogna dimenticare che oltre il 60% dei ricoveri per influenza si concentra tra gli over 65. "La cosomministrazione del vaccino antinfluenzale con la terza dose di anti-Covid è possibile ed è un ottimo scudo soprattutto per gli anziani fragili", ricorda Maggi.

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