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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Obbligo vaccinale per gli over 50: ma il sistema di prenotazioni è in tilt

Diverse persone che rientrano nel target del decreto pubblicato nei giorni scorsi - e che rischiano adesso una sanzione - ci hanno segnalato che non potranno inocularsi una nuova dose prima di fine febbraio

Costretti a vaccinarsi anche con la terza dose, pena una sanzione pecuniaria, ma impossibilitati a farlo con prenotazione, per i lunghi tempi di attesa.

In un "purgatorio" si trovano oggi infatti diversi soggetti over 50 che soffrono, loro malgrado, di varie patologie e che non possono sostanzialmente partecipare allo "Squid Game" delle lunghe attese ai centri vaccinali.

A segnalare un caso, che è tuttavia uguale potenzialmente a tanti altri, è un cittadino sessantenne che, insieme alla moglie che soffre di una grave patologia, dovrebbe sottoporsi alla terza dose, perché ormai "scaduta" la copertura vaccinale delle tre dosi.

"Il decreto pubblicato solo pochi giorni fa - ci spiega - prevede che a partire dal primo febbraio chi non ha completato il ciclo vaccinale rischi una sanzione da 100 euro. Così, essendo scaduta la copertura della seconda dose, ho cercato di prenotarmi sul sito on line dedicato, ma la prima data disponibile propostami è stata quella del prossimo 21 febbraio. Altre persone che conosco e che hanno tentato di prenotarsi il giorno precedente trovavano come unica possibile data di vaccinazione il 19 dello stesso mese. La soluzione che mi è stata avanzata da qualcuno è quella doi recarsi all'hub vaccinale, fare la fila e aspettare di ricevere la dose senza prenotazione. Purtroppo però, date le patologie di cui soffre mia moglie è improponibile attendere per ore, in piedi, di ricevere il vaccino".

Quindi cosa accadrà?

"Attenderò che venga il mio turno e, anche, accetterò qualunque sanzione mi vogliano recapitare".

Ad oggi la norma comunque prevede che oltre alla multa di "100 euro per il solo fatto di non sottoporsi alle somministrazioni pur essendo obbligati (perché ultra 50enni)", è prevista anche "la sanzione da 600 a 1500 euro se l’obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione). In caso di reiterata violazione la sanzione è raddoppiata" e può quindi arrivare "fino ad un massimo di 3000 euro". Inoltre per i lavoratori ultracinquantenni che non abbiano super green pass c'è la "sospensione dal lavoro, senza retribuzione".

Alle sanzioni previste nell'ultimo decreto legge Covid, "si aggiungono quelle già contemplate dalle norme che hanno prescritto il green pass 'rafforzato' per accedere a determinati servizi e attività (ad esempio, ristoranti, palestre, treni, autobus, cinema, teatri, stadi ecc.). In questi casi, infatti, chi è tenuto al Green pass rafforzato e quindi alla vaccinazione (indipendentemente dall'eta) soggiace a sanzione da 400 a 1000 euro se colto senza green pass rafforzato nei luoghi nei quali è necessario", si spiega da palazzo Chigi.

La sanzione è effettuata dal Ministero della salute attraverso l'Agenzia delle entrate che provvede acquisendo i dati resi disponibili dal Sistema Tessera Sanitaria. Il Ministero comunica ai soggetti inadempienti l'avvio del procedimento e indica il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione, per comunicare all'Azienda sanitaria locale competente per territorio l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità. I soldi delle multe andranno al Fondo emergenze nazionali.

Ma se il sistema delle prenotazioni non "funziona" a chi va la sanzione?

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