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Cronaca

Vaccinazione ai pazienti fragili, è un'odissea: per consegnare la documentazione file e assembramenti

Per molti è necessario aggiornare la propria tessera sanitaria aggiungendo l'esenzione: intanto però sono terminate le dosi per chi dovrà fare la prima inoculazione con Pfizer

Vaccinazione anticovid con siero Pfizer per i soggetti fragili, l'odissea per chi deve sottoporsi al vaccino non è ancora finita.

Alcuni giorni fa vi avevamo raccontato come moltissimi pazienti "fragili" si erano trovati prenotati per una vaccinazione con il siero però sconsigliato per alcune specifiche patologie. Il nostro articolo non era piaciuto particolarmente agli addetti ai lavori, che se ne erano lamentati senza però replicare ufficialmente. Ne prendiamo atto.

Cosa era accaduto? Che pur essendo soggetti "fragili" questi pazienti non godevano delle esenzioni che consentono appunto di non ricevere l'Astrazeneca, che è sconsigliato per chi ha avuto ad esempio problemi cardiaci o che ha subito ischemie o ictus. Questo nonostante gli stessi abbiano dovuto già inoltrare all'Asp le certificazioni comprovanti lo stato di "fragilità" che spesso non erano state caricate nelle tessere sanitarie dei pazienti.

Arrivati quindi al centro vaccinale si scopriva quindi il problema e all'utente non restava che tornare a casa con l'impegno di trasmettere sempre all'Asp le certificazioni necessarie perché venisse riconosciuta ufficialmente l'esenzione specifica che da il "privilegio" di accedere al siero Pfizer. 

Vaccinazione ai "fragili",  molti prenotati con Astrazeneca nonostante le patologie

Inizia così un altro "calvario" per le persone - o chi le assiste - che dopo aver ottenuto dal medico di famiglia le certificazioni si sono dovute recare all'Asp di Agrigento per consegnare fisicamente all'ufficio quanto necessario per le esenzioni. Ad attenderli lunghe file e veri e propri assembramenti (come racconta la foto). Una situazione quasi ironica, se si pensa che si tratta di soggetti fragili che, quindi, dovrebero evitare ogni possibile situazione di esposizione al contagio.

Improbabile rivolgersi ai servizi telematici: un utente ci ha segnalato (e abbiamo potuto già verificare settimane fa) che allorquando ha tentato di inviare via pec i certificati necessari per ricevere l'esenzione gli è stato risposto che comunque non sarebbe stata aperta la Pec, nonostante sia una posta certificata.

Dopo ore di attesa in piedi e in mezzo alla gente, tuttavia, le certificazioni sono state consegnate agli uffici in attesa del passaggio successivo, cioè la convocazione da parte dell'Asp per ricevere (forse) l'atteso vaccino. Del resto non c'è fretta, stante la carenza di dosi.

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