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Cronaca Sciacca

L'inquietante boom di nuovi casi in Usa che preoccupa l'esperto Anthony Fauci

Il virologo di origini saccensi, capo consulente medico del presidente Biden, ha esortato gli americani a vaccinarsi e a rispettare le norme antiCovid perché, nonostante la campagna vaccinale proceda, “non è il momento di dichiarare prematuramente vittoria”

Negli Stati Uniti il numero dei nuovi contagi di coronavirus si è stabilizzato a un “livello inquietantemente alto” e c’è il rischio di una “nuova ondata”. È l’allarme lanciato oggi dal virologo di origini saccensi Anthony Fauci, capo consulente medico del presidente statunitense Joe Biden in un’intervista alla Cnn. Mercoledì in tutto il paese sono stati registrati più di 61mia nuovi casi, secondo le rilevazioni della Johns Hopkins University, un dato che se anche inferiore al picco avuto all’inizio di quest’anno desta comunque molta apprensione. A preoccupare è la mancanza di una riduzione significativa delle infezioni. “È quasi una corsa tra il riuscire a vaccinare la gente e questa marea che sembra voler aumentare”, ha detto Fauci, sottolineando come l’Europa sia alla prese in questo momento con un picco molto simile a quello che preoccupa gli esperti americani. 

Negli Usa la vaccinazione procede a ritmo sostenuto, con poco più del 33% della popolazione che ha già ricevuto almeno una dose di vaccino (per un totale che supera i 109 milioni di persone) e ieri il presidente Biden ha dichiarato che entro il 19 aprile tutti gli adulti saranno vaccinati. Ma nelle ultime quattro settimane il numero giornaliero dei nuovi casi è cresciuto. Effetto, in parte, della diffusione della cosiddetta variante inglese del coronavirus (B.1.1.7) e delle altri varianti, come ha confermato la direttrice dei Cdc, la dottoressa Rochelle Walensky. I funzionari della sanità pubblica statunitense hanno esortato gli americani a vaccinarsi il prima possibile anche per impedire la diffusione di nuove varianti del coronavirus. 

Nell’ultima settimana è stata registrata una media di oltre 64mila nuovi casi in un giorno: un dato che seppur leggermente inferiore rispetto ai sette giorni precedenti resta comunque superiore del 21% rispetto a due settimane fa e oltre il 12% rispetto a quattro settimane fa. Ad essere più colpiti in questo momenti sono i giovani e questo si spiegherebbe, secondo Fauci, considerando che al momento più del 75% degli over 65 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, come pure la presenza della contagiosa variante britannica e diversi cluster rilevati negli asili nido e nelle squadre sportive scolastiche (luoghi dove le persone si trovano a stretto contatto e spesso senza mascherina). Non è ancora il momento quindi per lasciarsi andare e considerare vinta la partita contro il virus, ha detto Fauci, che ha esortato gli americani a “resistere ancora un po’”. “Non è il momento, come ho già detto altre volte, di chiarire prematuramente la vittoria”. 

Secondo la Johns Hopkins University, quasi la metà dei nuovi casi di positività al coronavirus negli Stati Uniti registrati negli ultimi sette giorni (ossia il 44%) si sono verificati in soli cinque stati: New York, Michigan, Florida, Pennsylvania e New Jersey. A fronte di oltre 452.000 contagi in tutti gli Stati Uniti, in quei territori ci sono stati quasi 197.000 nuovi casi. In Michigan,  dove la media settimanale di nuove infezioni giornaliere ha raggiunto i 6.719 casi domenica (più del doppio rispetto alle due settimane precedenti), la governatrice democratica Gretchen Whitmer ha detto di non ritenere che un aumento delle restrizioni possa essere la soluzione per controllare la crescita dei contagi. 

Sul governo federale cresce inoltre la pressione affinché consideri la possibilità di modificare il modo in cui si distribuiscono i vaccini, inviando più dosi nelle zone 'calde'. 

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