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Cronaca

La Ugl punta il dito contro il "San Giovanni di Dio", Urzì: "Mettere subito in funzione i tunnel di sanificazione"

E' stato anche sollecitato un incontro al commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale Mario Zappia, senza ricevere ad oggi alcuna risposta

La Ugl Sicilia punta il dito contro l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Il motivo? La mancanza - a loro dire -  di barelle, disagi il relazione al triage per Covid-19 e criticità nelle attività di sanificazione di mezzi e personale del servizio di emergenza e urgenza 118. A denunciare questa serie di problematiche è la Ugl salute Sicilia che ha sollecitato un incontro al commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale Mario Zappia, senza ricevere ad oggi alcuna risposta.

"E' trascorso oltre un mese da quando abbiamo portato all'attenzione del vertice Asp quelle che sono le carenze, a nostro avviso gravi, in cui versa il pronto soccorso del nosocomio della città dei Templi - spiega Carmelo Urzì, segretario regionale della Ugl salute, con il responsabile provinciale 118 Giuseppe Nazareno Dolore, ma niente è cambiato. Non ci sono portantine e si registra l'assenza di un punto di accoglienza ed anamnesi preventiva per il pronto soccorso Covid. Non solo questo, ma ciò che è più scandaloso è la mancata attivazione del tunnel per sanificare mezzi e uomini è pronto da qualche tempo non è ancora funzionante. Ciò vuol dire che ancora oggi i dipendenti della Seus 118 effettuano la disinfezione all'interno della struttura, percorrendo gli stessi ambienti dove vengono contemporaneamente accolti i pazienti positivi. In pratica - aggiunge Dolore - gli operatori devono sanificarsi tra di loro in un corridoio adiacente le stanze Covid e poi uscire attraverso un altro corridoio che non è idoneo e non ha servizi igienici. Chi ci garantisce che queste zone sono sterili? Non è affatto tollerabile che la strumentazione acquistata sia ferma da due mesi perchè ancora non è stato individuato un percorso 'sporco - pulito', mentre già in altre province (vedi Caltanissetta) il sistema sia già attivo. Chiediamo quindi che questa problematica venga risolta con estrema urgenza, perchè questa negligenza non si può di certo continuare a tramutare in rischio di trasmissione del contagio da parte dei lavoratori che non ricevono una sanificazione adeguata. Ci aspettiamo l'immediata convocazione e la tempestiva assunzione delle contromisure necessarie".

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