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Cronaca Licata

"Uccise bracciante agricolo dopo averlo truffato", condannato all'ergastolo

Il carcere a vita è stato inflitto al sessantunenne Angelo Carità. Il cadavere della vittima, Giovanni Brunetto, è stato trovato in un terreno nella casa di campagna di un avvocato. All'origine dell'omicidio ci sarebbe stato un contrasto economico

La Corte di assise di Agrigento presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni ha condannato all'ergastolo il licatese Angelo Carità, 61 anni, accusato di avere ucciso un conoscente, Giovanni Brunetto, di tre anni più giovane, e di avere in seguito sotterratto il suo cadavere nel maggio del 2013. 

All’origine dell’omicidio ci sarebbe un contrasto di natura economica. Pare che Brunetto avesse prestato all’imputato, nel corso degli anni, diverse decine di migliaia di euro per un presunto investimento ereditario di cui in futuro sarebbe stato ricompensato. In realtà però si sarebbe trattato di una truffa e quando Brunetto se ne accorse pretendendo la restituzione sarebbe stato ucciso e sotterrato nel terreno di un avvocato del tutto inconsapevole dei fatti. 

Insieme a Carità era stato indagato anche il dipendente della sua ditta Angelo Bianchi, la cui posizione è stata archiviata. La Corte ha accolto interamente le richieste del pubblico ministero Salvatore Vella. 

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