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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro città / Piazza Guglielmo Marconi

Tunisini espulsi "invadono" piazza Stazione, super vigilanza della polizia per evitare nuovi disordini

Piazza Marconi, così come tutta l'area circostante, si è risvegliata come una sorta di immondezzaio e un gabinetto pubblico all'aperto. Indignati gli agrigentini

Piazza Marconi invasa - letteralmente - di tunisini: quelli che, nella serata di lunedì, sono sbarcati dal traghetto di linea che collega Lampedusa con Porto Empedocle e che una volta giunti sulla banchina si sono visti notificare il decreto di espulsione. Hanno da 7 ai 10 giorni per poter lasciare il territorio italiano. I migranti, decreto di espulsione in mano o in tasca, poche ore dopo, si sono riversati - in massa: erano ben 150 - in piazza Stazione ad Agrigento.

Invadono il treno, sgomberati tunisini 

E piazza Marconi, così come tutta l'area circostante, ieri mattina, si è risvegliata come una sorta di immondezzaio e un gabinetto pubblico all'aperto. Tantissime, a partire dalla tarda serata di lunedì, le telefonate arrivate al 113 o al 112. Gli agrigentini, seppur abituati a convivere con il fenomeno dell'immigrazione, hanno legittimamente pensato ad uno nuovo sbarco "fantasma". E' cresciuto l'allarme e dunque le segnalazioni alle centrali operative delle forze dell'ordine si sono moltiplicate.

IL VIDEO. Tunisini "invadono" piazza Stazione 

La polizia di Stato ha predisposto un apposito, mirato, servizio di vigilanza. Tantissimi gli agenti schierati in tutta l'area per evitare che potessero innescarsi diatribe fra gli stessi migranti o episodi delinquenziali in danno degli agrigentini e per prevenire, dopo i due precedenti episodi delle scorse settimane, tentativi di occupazione dei convogli ferroviari in partenza per Palermo.

"Occupano" un treno per Palermo, caos alla stazione 

Piazza Marconi, così come tutta l'area circostante, si è però ben presto, trasformata in un autentico immondezzaio a cielo aperto. Perfino gli accessi ai sottopassaggi, ieri mattina, risultavano essere impraticabili, in quanto trasformati in gabinetti pubblici all'aperto. E gli agrigentini non hanno potuto far altro che indignarsi e protestare.

I 150 tunisini, a gruppi di 30, sono stati fatti salire - con tanto di biglietto di viaggio naturalmente, sui convogli ferroviari che, a partire dalle 5,40 di ieri e fino alle 10,20, sono partiti con destinazione Palermo. 

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