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Cronaca

Tunisini arrestati, "non sono socialmente pericolosi": tornano in libertà

Erano stati bloccati subito dopo essere sbarcati a Lampedusa perché accusati di reingresso illegale in Italia. "Sono dei rifugiati politici"

Erano stati arrestati subito dopo essere sbarcati a Lampedusa perché accusati di reingresso illegale in Italia. Entrambi, infatti, erano stati espulsi dai prefetti di Ravenna e Varese. Rappresentati e difesi, durante la direttissima, dall'avvocato Marco Padùla, i due tunisini Issaoui Maer di 30 anni e Aidi Maer, di 26, sono stati scarcerati in quanto "non socialmente pericolosi".

LEGGI IL FATTO: Scafisti ed immigrati rientrati illegalmente, scattano quattro arresti 

Durante l'interrogatorio, i due migranti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero ha chiesto la convalida degli arresti e la conferma della misura carceraria per i due giovani extracomunitari. Il giudice monocratico invece, accogliendo la richiesta di scarcerazione immediata dei due tunisini proposta dall’avvocato Padùla, li ha subito rimessi in libertà in quanto non socialmente pericolosi ed in quanto rientranti nella categoria dei rifugiati politici, i quali, fuggendo da persecuzioni di natura politica, etnica o religiosa, sono alla ricerca di protezione e fissa dimora in luoghi pacifici e civili. 

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