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Cronaca Racalmuto

"Mi ha costretto a un rapporto orale", tunisina conferma le accuse al ginecologo Adile

La donna è stata sentita dalla seconda sezione del tribunale. Biagio Adile, primario di Villa Sofia, è stato arrestato nel mese di novembre. Due gli episodi finiti sotto la lente degli investigatori, uno nello studio privato e l’altro nel reparto di Villa Sofia

L'arrivo in Italia dalla Tunisia, la ricerca di una vita migliore, le cure per un problema che la affliggeva da anni, poi l'incontro con il ginecologo di Villa Sofia Biagio Adile, le terapie e le molestie sessuali. E' quanto ha raccontato davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo e davanti al pm Giorgia Righi la tunisina di 28 anni che ha denunciato il direttore dell'Uroginecologia del nosocomio. 

La donna, che ha registrato un file video durante la violenza e lo ha consegnato agli inquirenti, ha ripercorso il suo rapporto con Adile. Secondo quanto raccontato in aula, il professionista l'avrebbe curata ma poi l'avrebbe palpeggiata e costretta a un rapporto orale. Il primo episodio di violenza si sarebbe verificato a dicembre del 2016: molestie e palpeggiamenti che la donna non ha denunciato. Successivamente Adile le avrebbe detto di rivedersi in ospedale per un'ecografia. La giovane ha portatocon sè il cellulare per filmare la visita. Dal telefonino della paziente sono stati estratti due video. “Quello che è successo non lo dimenticherò mai”, ha detto alla polizia consegnando la registrazione. Nella traccia audio registrata si sente il medico che dice di volere essere ringraziato: “Senza di me che avresti fatto, il primario ti ha visitato”. ."Si è abbassato i pantaloni - ha raccontato ancora la giovane agli inquirenti - e con forza mi ha preso la nuca e mentre era in erezione mi ha detto: ‘Un poco e basta. Poi mi riprendeva per la testa e me lo…". 

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