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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Millantavano di trovare posti di lavoro in una nuova base Nato", l'udienza slitta ancora

Il procedimento a carico di tre persone che avrebbero finto, fra le altre cose, di avere potenti legami con il mondo militare, non decolla per la mancata notifica al generale dell'esercito Luciano Portolano, indicato come "parte offesa"

Soldi in cambio di posti di lavoro in una fantomatica base Nato che sarebbe stata allestita a Punta Bianca nello stesso sito dove, invece, dovrebbe nascere una riserva naturale: slitta, per la mancata notifica al generale dell'esercito Luciano Portolano, indicato come "parte offesa", l'udienza preliminare a carico di tre presunti truffatori. Portolano, secondo l'invenzione dei presunti truffatori, avrebbe avuto un ruolo nell'operazione che avrebbe portato alla creazione della struttura militare.

La banda avrebbe operato, tra febbraio 2020 e agosto 2021, truffando oltre 150 pesone. A monte di tutto, secondo gli inquirenti, vi sarebbe stato l'ideatore del sistema, Luciano Montemurro, 63 anni, di Favara, che nelle riunioni con i truffati si sarebbe presentato come "Cardinale vescovo di Monreale", una personalità di rilievo politico e sociale tale da poter, appunto, garantire assunzioni.

Insieme a Montemurro avrebbero agito due fratelli canicattinesi: Angelo e Diego Favata, 58 e 50 anni. Tutto sarebbe partito dalla denuncia di alcune vittime che si sono rivolte ai militari, raccontando quanto stava accadendo. Sono state le intercettazioni poi ad accertare come i tre "mediante artefizi quali il millantato patrocinio di vertici dello Stato e la sostituzione di persona, la disponibilità di progetti edilizi, contratti, documenti e timbri falsi" avrebbero promesso 150 posti di lavoro a persone tra le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo, in una immaginaria futura base militare da costruire a Punta Bianca. I truffati avrebbero versato somme a partire da 2500 euro per saltare l'esame di assunzione. 

Gli imputati - accusati di associazione a delinquere, truffa e sostituzione di persona - hanno nominato come difensori gli avvocati Paolo Ingrao, Calogero Meli e Angelo Nicotra. Il gup Micaele Raimondo ha aggiornato l'udienza preliminare al 14 settembre. 

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