Cambia il collegio di giudici ma la difesa dà il consenso a utilizzare i vecchi atti del dibattimento: il processo sulla presunta truffa nella vendita dei ticket per i parcheggi nella Valle dei Templi non sarà azzerato.

Ieri mattina il presidente della prima sezione penale Alfonso Malato, insediatosi dopo un lungo vuoto poco prima della sosta estiva, ha chiamato l’udienza insieme ai giudici a latere Sabrina Bazzano e Alessandro Quattrocchi. In aula c’erano quasi tutti i testi della Procura – l’inchiesta fu condotta dall’attuale procuratore aggiunto Salvatore Vella – compreso l’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, pronti per rendere una nuova testimonianza.

Gli avvocati del collegio difensivo Daniela Posante, Antonino Casalicchio e Salvatore Maurizio Buggea hanno dato il consenso a utilizzare l’attività fin qui svolta. Lo stesso aveva fatto in precedenza il pubblico ministero Chiara Bisso, di conseguenza il processo non sarà azzerato. Si torna in aula il 13 dicembre con l’esame degli imputati che decideranno di essere interrogati. Sotto accusa in sei: Sonia Vella, 31 anni, amministratrice della società cooperativa “Lagana”, Giuseppe Vella, 30 anni, Carmelo Vella, 59 anni, e Alfonso Zammuto, 64 anni, e due dipendenti dell’Ente Parco archeologico di Agrigento, Roberto Sciarratta, 54 anni, e Maurizio Attanasio, 53 anni, entrambi agrigentini. Si contesta loro l’associazione a delinquere e la truffa aggravata e continuata per gli anni 2011 e 2012 ai danni del Comune e del Parco archeologico. La ditta che aveva in gestione l’appalto del parcheggi, – secondo l’ipotesi della Procura – violando le procedure previste dal bando e la convenzione stipulata fra il Comune e il Parco, avrebbe omesso di informatizzare la gestione del parcheggio utilizzando le park card e applicando prezzi triplicati o quadruplicati rispetto al tariffario previsto dal capitolato.