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Venerdì, 29 Marzo 2024
Reati online / Licata

Mette in vendita oggetto usato su internet ma l’acquirente gli chiede una “caparra” prima di pagare il dovuto: 40enne truffato

L’uomo è stato contattato da una persona interessata all’acquisto che diceva di trovarsi in un paese africano dove ci sono “leggi speciali” che impongono una sorta di anticipo cautelativo da parte del venditore. E’ riuscito a farsi accreditare ben 800 euro con la promessa di restituirli insieme ai 100 richiesti dal venditore per l’acquisto del bene. Ma una volta ottenuti i soldi, è sparito nel nulla

Una vicenda davvero incredibile è capitata ad un 40enne licatese che ha messo in vendita, su un noto sito web, un oggetto usato che non usava più. Aveva fissato il prezzo a poco meno di 100 euro e poco dopo è stato contattato da un potenziale acquirente: una persona che si è mostrata molto interessata all’acquisto, a tal punto da chiedere immediatamente al venditore le coordinate bancarie per effettuare il pagamento dell’oggetto tramite bonifico. 

Durante la contrattazione, però, ad un certo punto ha fatto presente al venditore di non riuscire da effettuare il bonifico perché, a suo dire, nel paese in cui si trovava per lavoro (in Africa), esistono leggi speciali che impongono una caparra cautelativa “al contrario” per effettuare il pagamento. In altre parole il venditore doveva prima accreditare all’acquirente una somma di denaro per poi riceverla indietro con l’aggiunta dei soldi per l’acquisto del bene. 

E’ riuscito a convincere il venditore a trasferirgli preventivamente 200 euro per sbloccare la situazione. Ma dopo questo trasferimento ha raccontato di continuare ad avere ancora difficoltà, inventandosi altre fandonie, fino a riuscire ad ottenere altri 2 trasferimenti per complessivi 800 euro. 

Il venditore, a quel punto, si aspettava di ricevere circa 900 euro per concludere la vendita ma, ovviamente, nulla di tutto questo è avvenuto e il truffatore è sparito nel nulla. Il 40enne ha denunciato tutto al commissariato di Licata, che è coordinato dal vice questore Cesare Castelli. 

Dopo una complessa attività d'indagine, con accertamenti informatici e bancari anche su profili esteri, i poliziotti del commissariato sono riusciti a identificare e segnalare alla Procura di Agrigento il presunto autore del delitto: non è siciliano e si sospetta che possa essere avvezzo a simili reati, commessi ormai con incredibile facilità e quantità. E proprio per questo motivo la polizia ricorda - viene fatto ripetutamente visto che le truffe su internet sono in aumento - a tutti coloro che effettuano operazioni di acquisto o vendita su internet che le frodi online sono in aumento esponenziale e che bisogna stare molto attenti a non finire nelle trappole del web.

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