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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

L'inchiesta sulla truffa nell'accoglienza, revocata misura per il ragioniere della Omnia Academy

Il tribunale del riesame toglie l'obbligo di firma e il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione che era stato imposto al 50enne Massimo Accurso Tagano. La Procura ha già chiuso l'inchiesta

Misura revocata: Massimo Accurso Tagano, 50 anni, ragioniere della Omnia Academy, associazione che gestiva 15 centri di accoglienza, accusato con altre cinque persone di avere truffato lo Stato attraverso la falsa attestazione delle presenze dei migranti, nell'attesa del processo ormai imminente, torna totalmente libero.

Il tribunale del riesame ha accolto l'appello del difensore, l'avvocato Calogero Sferrazza, e ha revocato la misura che gli imponeva il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione e l'obbligo di firma due volte alla settimana. Accurso Tagano, durante l'interrogatorio seguito all'operazione, scattata il 18 febbraio, si era difeso spiegando al gip che non era mai occupato della gestione della società ma che si limitava alla elaborazione delle buste paga e dei documenti contabili.

Tesi che non avevano convinto il gip Francesco Provenzano tanto che l'istanza di revoca della misura era stata rigettata. La questione è stata riproposta al tribunale della libertà che, adesso, ha ritenuto di accoglierla. 

Il tribunale del riesame di Agrigento, in precedenza, gli ha annullato, invece, il sequestro dei beni - un immobile e alcuni conti correnti - a cui erano stati apposti i sigilli nell'ambito dell'inchiesta. 

Per i sei indagati - responsabili e dipendenti della Omnia -, intanto, l'inchiesta è stata già chiusa e il prossimo passo del procuratore aggiunto Salvatore Vella e del pm Elenia Manno potrebbe essere la richiesta di rinvio a giudizio. 

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