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Cronaca

Acque reflue di navi quarantena, MareAmico scrive a Procura e Capitaneria

Claudio Lombardo: "Da notizie assunte, la ditta Seap non ha mai ricevuto alcuna committenza da parte degli armatori"

Trattamento delle acque reflue provenienti dalle navi in transito nei nostri mari, con particolare attenzione per quelle che ospitano i migranti in quarantena da Covid-19. 

Mareamico ha chiesto alla Capitaneria di Porto Empedocle, all'Arpa Sicilia e alla Procura della Repubblica di Agrigento "di accertare come vengono trattate queste acque reflue nel compartimento marittimo di Porto Empedocle, se sono state mai ispezionati i sistemi depurativi delle navi GNV che accolgono i migranti positivi e se sono stati fatti i controlli nelle navi della Siremar, che giornalmente coprono la tratta Porto Empedocle/Lampedusa". 

"Abbiamo chiesto di sapere se esistono ricevute o comunque tracce di avvenuti scarichi di queste acque, presso i centri specializzati per la depurazione - ha spiegato Claudio Lombardo, responsabile dell'associazione ambientalista MareAmico  - . Perché, da notizie assunte, l’unico impianto per il trattamento delle acque reflue in Sicilia si trova ad Agrigento, la ditta Seap, la quale non ha mai ricevuto alcuna committenza da parte degli armatori".

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