"Trasmettevano la partita al circolo con la scheda domestica ma solo con pochi amici": 5 assoluzioni
I carabinieri avevano eseguito un blitz in alcuni locali di Porto Empedocle in occasione di Juventus-Sassuolo, nel settembre del 2018, accertando che la visione avveniva con la smart card di Sky consentita solo in ambito domestico
Il tribunale di Agrigento ha assolto 5 gestori di sale gioco e sale scommesse di Porto Empedocle dall'accusa di violazione del diritto d'autore per aver utilizzato una smart card Sky per uso residenziale nei propri centri gioco e scommesse. I fatti risalgono al 16 settembre 2018: secondo l'accusa, in occasione della partita di campionato Juventus Sassuolo, i carabinieri di Porto Empedocle, accompagnati da un delegato Sky, in occasione di un controllo nelle sale gioco di Porto Empedocle fra l'Altipiano Lanterna e la zona Grandi Lavori, avrebbero riscontrato le irregolarità.
I titolari delle attività, in particolare, avrebbero utilizzato la smart card Sky ad uso residenziale, trasmettendo l'incontro di calcio nelle rispettive sale gioco e sale scommesse, in presenza di pubblico e in assenza di un contratto che glielo consentisse ovvero riservato agli esercenti.
I cinque imputati - Cristofè Infurna, Giuseppe Infurna, Giampiero Salemi, Mariano Ferrara e Calogero Calcetti - tutti difesi dall'avvocato Giuseppe Aiello, nel corso del processo hanno dimostrato che, al momento della trasmissione all'interno delle proprie sale giochi e scommesse, non vi erano avventori e che, comunque, si era trattato di un fatto occasionale in cui i gestori, trovandosi nelle rispettive attività commerciali ed essendo tifosi della Juventus, guardavano la partita solo in presenza di qualche parente o amico stretto.
Il giudice Katia La Barbera, quindi, ritenendo la vicenda isolata, ha deciso l'assoluzione "per tenuità del fatto".