rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Aragona

La strage delle Maccalube, i consulenti della difesa: "Evento imprevedibile"

I tecnici hanno smentito la versione del geologo Carlo Cassaniti che ha eseguito una relazione per conto del pm: "Potrebbe essere stato provocato persino da un sisma"

“E’ stato un evento del tutto imprevedibile, non c’erano gli strumenti tecnici per valutare il rischio di ribaltamenti”. È scontro aperto fra consulenti di parte al processo per la tragedia delle Maccalube dove il 27 settembre del 2014 morirono, travolti dal fango della collina, esplosa per l’attività dei vulcanelli, i fratellini Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, che stavano facendo una passeggiata insieme al padre. Per tutta la giornata di ieri, fra la mattina e il pomeriggio, sono stati ascoltati tre consulenti della difesa. Si tratta di Dario Albarello, docente dell’Università di Siena; Patrizia Capizzi, docente di geofisica applicata dell’Università Palermo e Giovanni Noto, geologo. I tre consulenti hanno cercato di smontare in ogni punto le conclusioni del consulente della Procura, Carlo Cassaniti. “Ho esaminato – aveva detto rispondendo al pubblico ministero Carlo Cinque – la situazione relativa ai tre decenni precedenti. Nella riserva delle Maccalube c’erano stati dieci eventi parossistici. In sostanza si è verificato, per dieci volte in trenta anni, che è un periodo abbastanza elevato. Questo significa che sulla base dei dati statistici il sito era da ritenere poco sicuro”. Albarello, ieri, ha replicato: “Il metodo del consulente della Procura è errato, parte da presupposti sbagliati. Che la mancanza di un sistema di monitoraggio fosse un limite è vero ma nessuno poteva prevedere su basi scientifiche quando la riserva doveva essere chiusa a causa di un'imminente attività eruttiva”. 

Gli imputati sono l’architetto Domenico Fontana, attuale assessore comunale ed ex presidente regionale di Legambiente, ente che gestisce il sito su incarico della Regione; Daniele Gucciardo, anch’egli architetto esponente di Legambiente, dipendente della riserva, e Francesco Gendusa, dirigente dell’assessorato regionale al Territorio, esperto di siti naturalistici.

Albarello, rispondendo a una domanda del giudice relativa alla sua consulenza, ha rilanciato una possibile ipotesi. “Potrebbe essere stato persino un terremoto in un’altra zona della Sicilia a innescare il movimento che ha portato al ribaltamento ma si tratta di un’ipotesi come le altre. Non ci sono elementi per dire cosa sia successo”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La strage delle Maccalube, i consulenti della difesa: "Evento imprevedibile"

AgrigentoNotizie è in caricamento