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Tribunale

Traffico di cocaina sull'asse Catania-Agrigento: al via la requisitoria per 7 imputati

Il gruppo, secondo quanto ipotizza la Dda, si sarebbe rifornito di droga e l'avrebbe smerciata nell'Agrigentino: altri 4 presunti pusher rischiano il rinvio a giudizio

Traffico di droga sull'asse Agrigento-Canicattì-Licata-Ravanusa: al via la requisitoria per i 7 imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato. Si tratta di un'inchiesta, avviata nel 2016, che si incrocia con un'altra su un giro di carte di credito clonate. L'indagine, svolta sul campo della squadra mobile di Agrigento, ha disarticolato uno smercio che si sarebbe esteso tra Agrigento, Canicattì, Licata e Ravanusa: i componenti del gruppo avrebbero acquistato gli stupefacenti, soprattutto cocaina, a Catania. I fatti contestati risalgono agli anni 2013 e 2014.

L'inchiesta ipotizza la creazione di una vera e propria banda dedita al traffico di droga al vertice della quale ci sarebbero stati Angelo Allegro, 69 anni di Naro, e Rosario Orazio Cavallaro, 65 anni di Ravanusa: quest'ultimo è stato arrestato e condannato (ergastolo in primo grado, 30 anni in appello) per l'omicidio, compiuto il 2 aprile del 2018, di Angelo Carità.

Questi tutti gli imputati: Angelo Allegro, 69 anni di Naro; Rosario Orazio Cavallaro, 65 anni di Ravanusa; Filippo D'Oro di Favara; Salvatore Allegro, 39 anni di Naro; Elio Magrì, 59 anni di Castrofilippo; Michele Curcio, 54 anni di Canicattì; Salvatore Nobile, 55 anni di Favara; Sonia Privitera, 42 anni di Catania; Natale Vinciguerra, 42 anni di Catania; Andrea Spiteri, 52 anni di Licata e Luigi Generoso, 56 anni di Licata.

Vinciguerra, Magrì, D'Oro, Nobile, Privitera, Generoso e Spiteri hanno chiesto, attraverso i loro difensori (fra gli altri, gli avvocati Calogero Meli, Salvatore Cusumano, Maria Alba Nicotra, Francesco Lumia e Antonino Gaziano), il giudizio abbreviato: il pubblico ministero della Dda di Palermo, Alessia Sinatra, ha iniziato la sua requisitoria che continuerà il 15 maggio con le richieste conclusive di condanna o assoluzione.

Per gli altri si prosegue con l'udienza preliminare: quindi sarà il gup di Palermo, Cristina Lo Bue, a decidere se disporre il rinvio a giudizio. Nel procedimento confluiscono gli spunti investigativi di altre indagini. A partire da quella, eseguita dalla polizia, datata 2014, denominata "Operazione puparo" e quella riguardante una serie di truffe con indebito utilizzo di carte di credito che portò all'arresto di numerose persone e coinvolse Magrì. Le intercettazioni disposte nell'ambito dell'inchiesta sul giro di carte di credito clonate, che venivano usate per fare shopping in negozi di mezza Sicilia, avrebbero accertato un vasto giro di droga in un ampio versante della provincia di Agrigento.

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