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Giovedì, 25 Aprile 2024

Joppolo abbraccia i quattro profughi ucraini, Svitlana: "Ci sono continue sparatorie e tutti hanno una grande paura"

L'insegnante di inglese quarantaquattrenne, assieme ai suoi tre figli, è riuscita a fuggire da Kiev dove invece è rimasto il marito che sta combattendo contro i russi e con il quale è in costante contatto telefonico

L'intera comunità di Joppolo Giancaxio si è attivata per accogliere Svitlana e i suoi tre figli fuggiti dall'orrore della guerra in Ucraina. Si tratta dei primi profughi ucraini giunti nell'Agrigentino. Giocattoli, biancheria, capi di abbigliamento ma soprattutto una dispensa piena di viveri, non manca niente nella confortevole abitazione messa a disposizione della famiglia che ci ha aperto le porte di casa. Ai microfoni di AgrigentoNotizie è la stessa Svitala a raccontare i momenti drammatici della fuga.

Guerra in Ucraina, mamma Svitlana e i suoi tre figli sono arrivati a Joppolo Giancaxio: grande accoglienza

“Abbiamo lasciato i parenti a Kiev, mio marito è rimasto a combattere, fortunatamente siamo partiti in sicurezza. Mio marito ci ha portati in un'altra città da dove degli amici ci hanno aiutato a raggiungere il confine polacco e dopo aver attraversato la frontiera, grazie al contributo del popolo polacco siamo riusciti a prendere l'aereo da Cracovia e giungere fino a qui”. Negli occhi della donna si leggono i momenti di terrore vissuti. “Abbiamo lasciato una situazione terribile – dice Svitlana – ci sono continue sparatorie, i miei suoceri che vivono al confine con la Bielorussia sono costretti a nascondersi e hanno molta paura”.

Sulla tragica notte del 24 febbraio, data quest'ultima dell'inizio dell'attacco russo, Svitlana precisa: ”Eravamo consapevoli del rischio ma non immaginavamo che sarebbe avvenuto in questo modo. Fortunatamente riesco ancora a contattare mio marito”. Il comitato di accoglienza a Svitlana e ai suoi tre figli si è svolto nell'aula consiliare del Comune di Joppolo dove oltre alle autorità cittadine era presente anche l'operatore culturale Beniamino Biondi che si è mobilitato per l'attivazione dei corridoi umanitari per portare al sicuro i profughi ucraini.

Fuggono dalla guerra in Ucraina: è gara di solidarietà per aiutare una famiglia

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