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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Vaccini Covid, forse non servirà la terza dose a chi è "sano e giovane"

Franco Locatelli (Cts): "La campagna vaccinale del Paese è stata un successo. Abbiamo più dell'82% della popolazione vaccinabile che ha ricevuto almeno una dose e non è un caso che la nostra curva epidemica è la migliore di tutti i Paesi europei"

"Dico con estrema chiarezza che per quello che riguarda i soggetti sani e giovani è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose". Parola del coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli. "E' stato detto chiaramente anche dall'Agenzia europea del farmaco" e "dallo stesso Oms, non dimenticandoci che abbiamo una situazione mondiale globale per cui è importante riuscire a dare copertura per quei Paesi a basso e medio reddito dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa in termini di coloro che hanno ricevuto l'immunizzazione" rispetto al nostro Paese.

Più dell'82% della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno una dose

"La campagna vaccinale del Paese, e lo scandisco, è stata chiaramente un successo. Abbiamo più dell'82% della popolazione vaccinabile che ha ricevuto almeno una dose e non è un caso che la nostra curva epidemica del covid sia la migliore di tutti i Paesi europei", ha detto Locatelli.

"Le vaccinazioni anti covid e influenza vanno almeno proposte assieme, poi da un punto di vista logistico-organizzativo è una questione che va maggiormente gestita a livello di dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie territoriali" ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico. "Sono due vaccinazioni largamente raccomandate nelle popolazioni esposte a maggior rischio di sviluppare patologia grave - ha detto - quindi mi riferisco agli anziani e a coloro che si connotano per condizioni di fragilità. È chiaro che i dispositivi di protezione individuale ci hanno protetto rispetto al rischio di contagio da virus di influenza, tuttavia l'anno scorso abbiamo avuto anche un 50% di dosi antinfluenzali in più rispetto all'anno precedente ed è più che ragionevole pensare che abbiano contribuito a prevenire lo sviluppo di quadri di patologia influenzale".

"Già l'anno scorso c'è stato un incremento significativo nel numero di vaccinazioni antinfluenzali che sono state somministrate nel paese: va continuata questa strada anche integrandola con una terza vaccinazione che è la vaccinazione anti pneumococco per i soggetti oltre sessant'anni perché le polmoniti da pneumococco possono avere dei tassi di fatalità tutt'altro che trascurabile", ha aggiunto Locatelli.

Terza dose, quando va fatta e chi ha la priorità: la circolare

In Italia è partita la somministrazione di dosi 'booster' di vaccino anti Covid-19 a soggetti di età pari o superiore agli 80 anni, al personale e agli ospiti dei presidi residenziali per anziani e, "in un momento successivo" agli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario a partire dai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione all'infezione. E' quanto dispone la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore della Prevenzione Giovanni Rezza.

(fonte: Today)

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