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Cronaca Centro Storico

Progetto "Terravecchia", dopo anni riparte tutto da capo: si va verso un nuovo bando

Il Comune ha risolto le tensioni con il privato che avrebbe dovuto effettuare i lavori che aveva rescisso il contratto per l'eccessivo prolungamento dei tempi

Punto e a capo. Il più discusso tra i progetti di riqualificazione del centro storico della città riparte da zero dopo un decennio dalla consegna dei lavori (era l'ottobre 2011 quando il cantiere venne inaugurato dall'allora sindaco Marco Zambuto) e una lunghissima fase di stallo che ha visto l'abbandono totale delle aree interessate dagli interventi di riqualificazione.

A rallentare e fermare (e per molti versi certamente è stato un bene) gli interventi di riqualificazione furono i ritrovamenti archeologici dell'area. Rimosse le tonnellate di detriti degli edifici crollati, infatti, emersero ipogei, pozzi e un grande lavatoio pubblico. Stralci di una storia dimenticata nella zona più antica e preziosa del proprio centro storico.

Una ricerca che fu sollecitata fortemente da cittadini e associazioni che si schierarono contro quello che venne definito un progetto di cementificazione del cuore antico della città e che di fatto ha messo in "stallo" tutto, tanto che già nel 2018 la società "Terravecchia di Girgenti" che stava realizzando i lavori della parte pubblica del progetto, chiese la risoluzione del contratto d'appalto per un presunto inadempimento contrattuale del Municipio, chiedendo anche di condannarlo al pagamento di 692.632,84 euro di penale. Sentenza questa che non dovrebbe essere ancora arrivata, anche se il timore a palazzo dei Giganti è che possa vedere l'ente soccombente.

Adesso, chiusi i rapporti con il passato e accertato che non ci sarà alcun intervento sulla parte privata, il Comune attende la revisione del progetto da parte della Soprintendenza (che tenga conto appunto dei ritrovamenti) per procedere ad una nuova gara d'appalto per avviare i lavori.

Già chiaro che sarà fortemente rivisto verso il basso il numero degli alloggi a canone sostenibile da realizzare, e si darà maggior spazio alla riqualificazione del paesaggio e delle evidenze archeologiche, che saranno fruibili.

Nel frattempo, però, gli abitanti di quella parte del centro storico dovranno continuare a convivere con il degrado e l'abbandono di un'area di cantiere rimasta a metà.

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