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Salute e sanità

Ha bisogno di terapie fisiatriche e viene dirottato nei centri convenzionati, il pensionato: "Di gratuito c'è solo l'accesso nella struttura"

L'ex docente che ha scelto di non farsi curare ha scritto, fra indignazione e scoramento, una lettera provocatoria ai parlamentari: "Senza dubbio non siete a conoscenza di questi problemi poiché avete delle corsie privilegiate"

"Centri convenzionati che di gratuito hanno solo l'accesso alla struttura. Visita chirurgica generale prenotata (lo scorso otto ottobre) per la prima data utile del 14 giugno 2023". Un pensionato agrigentino, fra indignazione e scoramento, ha scritto una lettera ai parlamentari: "Senza dubbio non siete a conoscenza di questi problemi poiché avete delle corsie privilegiate. Certamente avete da risolvere situazioni ben più gravi e comprendo anche le lamentele di molti parlamentari sulle esiguità degli stipendi non corrispondenti alle responsabilità insite nel ruolo parlamentare. Vi chiedo di perdonare - ha scritto il docente in pensione - la mia ingerenza, dettata dalla decisione di non farmi curare. Desidero però sottolineare le iprocrisie normative esistenti".

I presidi ospedalieri spesso, troppo spesso, non riescono a far fronte alle richieste dei pazienti. A "soccorrerli" ci sono però i centri convenzionati. Ecco cosa è accaduto, e racconta nella lettera inviata ai parlamentari, il pensionato agrigentino: "Il cittadino che necessita di prestazioni sanitarie, impossibilitato ad usufruire del servizio 'gratuito' del presidio ospedaliero, scopre che nei centri convenzionati di gratuito c'è solo l'accesso nella struttura. Un pensionato che ha necessità di terapie fisiatriche si vede presentare, sulla base delle personali necessità terapeutiche, un conto insostenibile per un solo ciclo, quasi sempre insufficiente. Sono necessari almeno due o tre cicli continuativi per almeno tre  volte l'anno. L'articolo 32 della Costituzione garantisce la gratuità per gli indigenti. Ma cosa si intende per indigenza? Coloro che non hanno reddito? Che hanno un reddito minimo? Nelle strutture pubbliche le prestazioni sono gratuite. Perché nei centri cosiddetti 'convenzionati' non sono tali come nel pubblico? Il termine 'convenzione' non mi sembra - ha incalzato l'agrigentino - sinonimo di sanità privata. Per chi ha versato per oltre 40 anni di attività lavorativa, ed ha contribuito economicamente al servizio sanitario nazionale, diventa paradossale, trovandosi nel bisogno, dover corrispondere finanziariamente per le cure necessarie. Cosa pensare della sanità pubblica quando chiedi al Cup di prenotarti per una visita chirurgica generale l'otto ottobre 2022 e ti fissano la data utile al 14 giugno 2023, oppure chiedi per la terapia fisiatrica e ti dirottano in centri 'convenzionati' dove magari incontri gli stessi medici ospedalieri?". 

Il pensionato agrigentino non ha potuto, naturalmente, far rilevare che l'articolo 32 della Costituzione (quello che garantisce il diritto alla salute) "assume una connotazione astratta, vincolata a tante variabili legislative regionali e statali". 

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