Il tentato omicidio di Canicattì, si aggrava il quadro clinico del meccanico: è in condizioni disperate
Il sessantenne, preso a bastonate e investito da un Fiat Doblò, è stato trasferito, ancora una volta, dall'ospedale di Taormina al Policlinico di Messina
Si sono aggravate ulteriormente ed è, da ieri sera, in condizioni disperate il meccanico sessantenne di Canicattì che domenica mattina è stato prima preso a bastonate e poi investito con un Fiat Doblò usato come "ariete". L'uomo è stato, nel frattempo, ancora una volta trasferito: e dall'ospedale di Taormina è stato riportato indietro al Policlinico di Messina. Al suo capezzale è stata chiamata la famiglia. Le complicazioni - stando a quanto è emerso ieri sera - sarebbero subentrate a causa dei reni che si sarebbero bloccati.
Il tentato omicidio di Canicattì: meccanico trasferito a Taormina, ricostruita la dinamica: c'è un sospettato
Il tentato omicidio si è registrato in una traversa di via Libia, a Canicattì. La persona offesa e i suoi familiari hanno nominato quale legale difensore l'avvocato Salvatore Amato.
Storia d'amore non gradita? Sessantenne lotta fra la vita e la morte: è stato bastonato e investito
La vittima sarebbe stata presa a colpi di bastone, ripetuti colpi di bastone. Poi, il meccanico sessantenne è stato investito in pieno con un Fiat Doblò. Il sessantenne, in primissima battuta, in elisoccorso, era stato portato all’ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta e poi, sempre in elisoccorso, è stato spostato - per la grave emorragia interna - a Messina. Stando a quanto è emerso subito dopo il tentato omicidio, l'uomo avrebbe anche le gambe e il bacino fratturato. Il ferito viene tenuto in coma farmacologico. Domenica sono stati numerosi i testimoni oculari che sono stati ascoltati dagli agenti di polizia del commissariato di Canicattì e dal pubblico ministero. Vi sarebbe - tanto è emerso nelle ore immediatamente successive al fatto - un sospettato. Dovrebbe trattarsi di un settantenne.