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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

Tentato omicidio a colpi di pistola, slitta l'audizione dei periti

Un problema di salute di uno dei due imputati - Luigi e Giuseppe Braccio, padre e figlio - ha fatto slittare la testimonianza decisiva al processo

Slitta per un problema di salute del palmese Luigi Bracco, 60 anni, imputato insieme al figlio Giuseppe, 32 anni, il processo per tentato omicidio ai danni di Epifanio Cammarata, sposato con la loro figlia e sorella, che avrebbero tentato di uccidere perché mai accettato nella famiglia.

Le indagini della polizia, il 21 novembre del 2014, hanno portato all’ordinanza di arresto. Gli agenti della Squadra Mobile e quelli del commissariato di Palma di Montechiaro hanno avviato le indagini subito dopo il primo attentato. Cammarata, ai primi di agosto, era stato vittima di un tentato omicidio sotto la sua abitazione: in quell’occasione l’uomo ha avuto la prontezza di rifugiarsi dentro il portone del condominio, evitando i colpi e restando illeso.

Quasi due mesi dopo, però, il 30 settembre, il secondo agguato: Cammarata è ferito all’inguine e al braccio da alcuni colpi di pistola esplosi - forse da un revolver - mentre si trovava sulla sua Mercedes in contrada Cipolla, a Palma, zona in cui il suocero ha la casa di campagna. La vittima dell’agguato non ha mai collaborato e si è sempre chiusa in un mutismo totale.

Il processo è in corso con rito abbreviato davanti al collegio di giudici della prima sezione penale. Il difensore, l'avvocato Giovanni Castronovo, ha ottenuto anche una perizia medico-legale e una perizia balistica che sono state eseguite e di cui ieri, in aula, dovevano essere riferiti gli esiti.

Il processo riprende il 15 giugno.

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