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Giovedì, 25 Aprile 2024
Caso risolto / Fontanelle / Via Unità D'Italia

Tentò rapina a mano armata in negozio gestito da cinesi, 19enne confessa: denunciato

Il giovane non è - secondo i ben informati - lo stesso delinquente del fallito colpo in banca, messo a segno qualche giorno dopo nel rione di Fontanelle

Ha sentito il fiato sul collo delle forze dell'ordine? O è stato preso - non trattandosi di un delinquente abituale - dal rimorso di coscienza? Qualunque sia stata la reale, concreta, motivazione, domenica sera s’è presentato alla caserma dei militari dell’Arma e, senza troppi giri di parole, ha confessato: “Sono stato io a tentare la rapina al negozio di cinesi di via Unità d’Italia”. E’ un diciannovenne agrigentino il denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica. Un giovane che non ha nulla a che fare con la tentata rapina – messa a segno cinque giorni dopo – alla banca di Credito cooperativo di via Barone Francesco Celsa, nel rione di Fontanelle.

Le indagini sui due episodi di microcriminalità, registratisi a pochissimi giorni di distanza e grosso modo nella stessa area della città dei Templi, si erano di fatto intersecate. Una delle ipotesi era infatti che l’autore della tentata rapina al negozio d’abbigliamento e di articoli per la casa gestito da cinesi, avvenuta nella primo pomeriggio del 21 settembre, potesse essere il medesimo del fallito colpo in banca. Tentata rapina che, in quel caso, venne fatta assieme ad una complice e sulla quale sta indagando la polizia di Stato. Il diciannovenne, reo confesso della tentata rapina al negozio di via Unità d’Italia, bivio Fontanelle, non corrisponde però affatto – per statura e sembianze, immortalati dai sistemi di videosorveglianza – all’uomo che è entrato in azione all’istituto di credito. Almeno così sostengono i ben informati. 

La tentata rapina al negozio, gestito da cinesi, di via Unità d’Italia risale al 21 settembre scorso. Del mancato rapinatore – che aveva agito armato di pistola e con il volto parzialmente occultato da un foulard – al momento dell'intervento delle forze dell'ordine non c’era più nessuna traccia. Anche i rastrellamenti in tutta l’area, allora, diedero esito negativo. La rapina, allora, non fu portata a termine  perché la donna che era alla cassa fu colta da malore improvviso. Il diciannovenne, domenica sera, s’è, appunto, fatto coraggio e s’è presentato in caserma, ammettendo la sua responsabilità. 

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