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Microcriminalità / Villaggio Mosè

La tentata rapina alla banca del Villaggio Mosè, i banditi avevano un'inflessione catanese e hanno usato un'auto rubata

La Fiat Panda beige, utilizzata per raggiungere prima e scappare poi dal viale Leonardo Sciascia, era stata asportata il giorno prima sempre in città

E’ sull’inflessione dialettale catanese, ma anche sulla Fiat Panda beige utilizzata per arrivare e per scappare dal viale Leonardo Sciascia, al Villaggio Mosè, dove ha sede la banca Bper, che si stanno concentrando le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura. Gli investigatori, in silenzio, anche ieri, lavoravano per cercare di fare subito terra bruciata, identificandoli, attorno ai due malviventi che – martedì, alle ore 9 circa, - hanno tentato una rapina all’istituto di credito. Erano in due, per come è subito emerso. Uno armato di pistola e l’altro di taglierino. Il cassiere che avrebbe dovuto aprire la cassaforte è stato però colto da un improvviso malore e i due – verosimilmente terrorizzati – sono scappati a mani vuote.

Incappucciati e armati di pistola tentano rapina in una banca del Villaggio Mosè, cassiere sviene e i due criminali scappano

I poliziotti della Squadra Mobile hanno già accertato che l’autovettura utilizzata dai mancati rapinatori, per giungere e scappare dal viale Leonardo Sciascia, è stata rubata il giorno prima, della tentata rapina, proprio nella città dei Templi. Un “dettaglio” che non è affatto di poco conto perché fa emergere come, verosimilmente, da un po’ di tempo i due avessero studiato, forse anche nei minimi passaggi, quella rapina.

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