Altre cinque ingiunzioni di pagamento. Provvedimenti indirizzati alle imprese proprietarie di quegli autobus turistici che non hanno pagato la tassa di stazionamento. Dopo alcuni mesi di stop dovuti anche al fatto che il Covid ha bloccato e rallentato gli spostamenti turistici, sono tornate le ingiunzioni a quanti non hanno pagato la tassa di stazionamento prima e poi neanche la multa elevata dalla polizia municipale.
Gli ultimi 5 autobus, in ordine di tempo, erano stati pizzicati, dalla polizia municipale fra via Panoramica dei Templi, via Passeggiata archeologica e via Caduti di Marzabotto. Ad accertare, allora, il mancato pagamento della tassa di stazionamento fu proprio la polizia municipale. Vennero elevate – come da routine – le sanzioni: 100 euro ad autobus. Multe che avrebbero dovuto essere pagate o, entro 30 giorni, contestate con scritti difensivi o con la richiesta di essere ascoltati. Passaggi procedurali che sarebbero stati però ignorati. Ecco, dunque, che si è arrivati alle ingiunzioni di pagamento. Adesso le ditte, proprietarie dei bus turistici, dovranno pagare la sanzione amministrativa di 100 euro, oltre la somma di 90 euro quale tassa di stazionamento, una sanzione da 45 euro pari al 50 per cento della tassa evasa e 13,60 euro per le spese di notifica. Al settore Attività produttive, Suap, dovrà poi, naturalmente, essere comunicato l’avvenuto pagamento. In caso contrario, il Municipio procederà con l’esecuzione forzata. Contro queste nuove ingiunzioni di pagamento sarà comunque possibile fare ricorso – presentando opposizione - al giudice di pace. Palazzo dei Giganti – firmando le ingiunzioni di pagamento, ne ha già fatte a centinaia dall’estate del 2018 in poi – continua a tenere alta l’attenzione su un fatto che non è di poco conto: gli autobus turistici non pagano la tassa di stazionamento. Ma non onorano nemmeno le multe che gli vengono fatte quando vengono pizzicati. E sono tanti quelli che, nel corso del tempo, sono stati scoperti.