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Cronaca

Tassa di stazionamento, questa sconosciuta: firmate nuove ingiunzioni contro le società

Moltissimi continuano a non pagare l'imposta prevista per i bus turistici

Non solo non pagano la tassa di stazionamento, ma nemmeno la multa comminata dalla Polizia municipale per il mancato versamento dell’imposta.
Nella “guerra” tra il Comune di Agrigento e le compagnie di trasporto su gomma, ad oggi, lo scontro è letteralmente tra fronti contrapposti, con i privati che ignorano di versare il dovuto fino all’arrivo del provvedimento esecutivo e il Municipio costretto a ricorrere a sanzioni e provvedimenti di recupero “forzato”. Sono infatti già una cinquantina dall’inizio dell’anno i provvedimenti di ingiunzione firmati dal Municipio nei confronti di diverse compagnie siciliane e nazionali che, in date diverse, hanno fatto “visita” alla città dei Templi senza pagare l’importo previsto.

"Non hanno pagato la tassa di stazionamento", scattano ingiunzioni a ditte di autotrasporto 

La tassa di stazionamento, come noto, è un balzello che scatta automaticamente per il solo ingresso in città (90 euro per i mezzi più grandi, la metà per i bus da minor posti) ed è pensata, come tassa di scopo, per indennizzare dal danno arrecato dai “bisonti” in termini di maggior traffico, maggiore usura dell’asfalto eccetera. Una tassa che esiste dal 2014 e che però non è mai riuscita ad ingranare, tanto che il Comune oggi incassa forse meno della metà di quanto preventivato a causa di alcuni problemi a renderla realmente “operativa”, e deve quindi agire successivamente recuperando le somme con decine e decine di ingiunzioni di pagamento da oltre 200 euro (100 euro di sanzione, più la tassa e oneri) minacciando ovviamente eventuali provvedimenti di recupero.

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