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Cronaca

Tariffe idriche, sindaci assenti per la terza volta all'Assemblea dell'Ato idrico

Presente un piccolo presidio cittadino. D'Orsi propone l'apertura di un tavolo tecnico e il commissariamento

"Incredibile che i cittadini debbano venire fin qui per difendere un diritto", ha affermato Giovanna Grisafi del comitato "Acqua bene comune". Un piccolo presidio di cittadini davanti la sede dell'Asi ha voluto far sentire la propria presenza nel giorno in cui l'Assemblea dei sindaci dell'Ato idrico avrebbe dovuto votare le nuove tariffe.

"Avrebbe", per l'appunto, perchè così non è stato. Per la terza volta l'Assemblea non ha raggiunto la quota dei due terzi necessari per procedere con le operazioni di voto. Assente, infatti, la gran parte dei sindaci o dei loro delegati della provincia di Agrigento. All'Assemblea hanno assistito i cittadini del presidio, Nello Hamel (Idv), Enzo Lombardo (Federazione di sinistra) e Lillo Miccichè (Sel).

 



Eugenio D'Orsi, in qualità di presidente dell'Ato idrico, prendendo atto dell'impossibilità di proseguire con l'approvazione della nuova struttura tariffaria, ha voluto aprire una discussione sulla questione con i presenti. "La mia proposta - ha affermato D'Orsi - è a questo punto l'istituzione di un tavolo tecnico per ridiscutere il nuovo piano tariffario con le figure istituzionali e con le parti civili e sindacali. Dopodichè chiedere nuovamente il commissariamento o cercare di convincere i sindaci che si assentano ad essere presenti per non creare le condizioni che porterebbero alla perdita dei finanziamenti".

Le nuove tariffe sono già state adottate dal Cda dell'Ato e attendono quindi l'approvazione dell'Assemblea, desertata puntualmente dai sindaci "perchè qualcuno ritiene che la gestione dell'acqua debba ritornare al pubblico", spiega D'orsi, aggiungendo che "c'è stato un referendum ma come al solito chi governa si lava le mani perchè hanno permesso ai sindaci di mantenere le condotte".  

IL PARTITO DEMOCRATICO. L'augurio del partito, intervenuto con una nota stampa a firma di Emilio Messana, era che l'assemblea dell'Ato Idrico riuscisse oggi a raggiungere il numero legale, "sì da scongiurare il commissariamento regionale". Intanto il 6 marzo l'Ars discuterà del sistema tariffario a livello regionale.

(dbr)

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