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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Aragona

Tanti turisti accorrono alle Maccalube, ma nessuno sa che la riserva è chiusa

La scarsa informazione e la presenza del sito ancora in numerosi itinerari su internet portano molti visitatori, soprattutto stranieri, a recarsi ad Aragona, salvo poi dover fare marcia indietro

"What's appened? Cosa è successo?" chiedono appena arrivati davanti al cancello sbarrato che portava nella riserva, maggiore fonte di attrazione per Aragona.

Sono i tanti turisti, in prevalenza stranieri, che ogni giorno, soprattutto d'estate si recano alla riserva naturale delle Maccalube, chiusa nel 2014, quando fu posta sotto sequestro in seguito ai tragici fatti che portarono via due bambini, Carmelo e Laura Mulone, morti a causa di un'esplosione dei vulcanelli.

A dare queste spiegazioni, ai turisti che arrivano dopo aver soggiornato ad Agrigento solo per vedere il paesaggio lunare, sono soprattutto i coltivatori e i pastori che passano da quell'area. A loro chiedono informazioni i turisti stranieri che hanno di fronte il divieto di entrata e la lapide dei due bambini. A contribuire a questo fraintendimento, il fatto che le mappe e le guide turistiche indicano ancora come visitabile il luogo, che invece da tre anni si trova sotto sequestro, mentre è ancora in corso il processo per accertare le possibili responsabilità sulla morte dei due piccoli.

Anche su internet la situazione non è diversa: molti sono gli itinerari che consigliano di andare a visitare, per coloro che si recano in Sicilia, quel territorio così unico come le Maccalube, la riserva gestita da Legambiente. Se i gestori della riserva, però, rispondono anche ai turisti che si recano a visitare le Maccalube e lasciano recensioni negative su portali come TripAdvisor, sui siti regionali dell'ente come "RiserveLegambiente" non c'è traccia di alcuna informazione circa la chiusura della riserva, fatto di cui si lamentano i tanti curiosi che effettuano decine di chilometri solo per visitare quel posto chiuso fino a nuove indicazioni, mentre nel sito "LegambienteSicilia" alla fine della pagina dedicata alla riserva si legge che la zona A della riserva è esclusivamente dedicata alla ricerca scientifica e non fruibile. Se la riserva non compare più tra i luoghi da visitare all'interno del sito ufficiale del Comune, è invece presente (senza alcun riferimento alla chiusura) su altri siti istituzionali come quello dell'ex Provincia. 

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