"Tangenti per non denunciare furti di corrente elettrica", la Procura chiede 19 condanne
I principali imputati, per i quali sono state invocate pene più pesanti, sono Giovanni Trupiano, 64 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 67 anni di Naro, ispettori dell'Enel
Da un anno a 8 anni e 10 mesi di reclusione. Variano le pene richieste dal pm Gaspare Bentivegna per i 19 imputati dell'inchiesta denominata "Alta tensione": quella che fece luce sul "sistematico modus operandi di due verificatori Enel - ha ricostruito la Procura di Agrigento - finalizzato alla richiesta di somme di denaro, rivolta ai titolari di diverse attività commerciali, in cambio di alcuni 'servizi' da loro offerti. 'Servizi' che consistevano nell'omissione dei controlli dovuti in qualità di verificatori Enel, nella manomissione dei contatori al fine di far registrare un consumo di energia notevolmente più basso rispetto a quello consumato, nonché, in alcuni casi, dei veri e propri allacci abusivi". Le condotte sono state qualificate quali induzione indebita in alcuni casi, corruzione in altri e furto aggravato, oltre ad una ipotesi di omissione d'atti d'ufficio e di peculato".
Il processo è in corso dinanzi ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato. I principali imputati sono Giovanni Trupiano, 64 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 67 anni di Naro, ispettori dell'Enel, accusati di avere agevolato e, persino, organizzato i furti di corrente in cambio di tangenti.
La requisitoria
Il pm Gaspare Bentivegna ha chiesto 8 anni e 10 mesi di reclusione, nonché 3.100 euro di multa per Giovanni Trupiano; 5 anni e 3 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa per Domenico La Porta. Tre anni e cinque mesi e 700 euro di multa sono stati invocati per Gioachino Cuscio; 3 anni e 2 mesi e 700 euro di multa ciascuno per Giuseppe e Simone Modica; 3 anni e 5 mesi di reclusione e 700 euro di multa per Giuseppe Contino; 3 anni e 2 mesi di reclusione e 700 euro di multa per Maria Santa Rallo. Ed ancora 1 anno di reclusione per Calogero Ciulla, 3 anni e 5 mesi di reclusione e 700 euro di multa per Salvatore Domenico Siracusa e Luigia Vinci, 4 anni di reclusione ciascuno per Massimo, Vincenzo e Tommaso Cortelli, 4 anni sono stati chiesti anche per Anna Maria Farruggio, altrettanti per Pietro Failla, altrettanti ciascuno per Pietro Favata e Angelo Gioachino Sanfilippo e per Giuseppe La Mendola e Vincenzo Palumbo.
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Il pm ha stabilito il "non doversi procedere" per estinzione del reato per intervenuta prescrizione per il caso di induzione al pagamento, da parte dei due tecnici dell'Enel, di mille euro al titolare di una sala giochi e scommesse.