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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

"Tangenti all'Agenzia delle Entrate in cambio di annullamenti di sanzioni", finanziere in aula

Un sottufficiale delle Fiamme Gialle ricostruisce in aula la genesi dell'indagine: "Rapporti impropri fra funzionari e imprenditori"

Un appuntato della Guardia di Finanza ricostruisce in aula i retroscena dell’inchiesta attraverso i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche e ambientali. Sul finire dell’udienza, intanto, fra l’avvocato Salvatore Pennica e il pm Emiliana Busto finisce quasi a lite durante il controesame del militare.

Un altro passaggio in aula piuttosto movimentato quello di ieri, davanti ai giudici della seconda sezione penale, del processo scaturito dall’inchiesta “Duty free” che avrebbe disarticolato un giro di tangenti all’Agenzie delle Entrate, sotto forma di favori e regalie anche di modesta entità, in cambio di annullamenti di sanzioni tributarie. Fra la mattina e il pomeriggio è stato ascoltato l’appuntanto della Guardia di Finanza, Benedetto Scorsone, secondo teste della lista del pubblico ministero Emiliana Busto.

L’appuntato ha ricordato, innanzitutto, la genesi dell'inchiesta. “Stavamo svolgendo alcuni accertamenti tributari su alcune aziende e ci siamo accorti dell’esistenza di una rete di rapporti molto impropri fra imprenditori, che avevano delle procedure sanzionatorie aperte con l’Agenzia, e i funzionari che avrebbero dovuto procedere alle verifiche in maniera imparziale”.

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