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Dal polo di Agrigento parte il progetto “Università del Mediterraneo”: 8 i paesi stranieri coinvolti

L'accordo fra gli atenei si sottoscrive il prossimo 30 novembre al museo archeologico San Nicola

Il polo territoriale universitario di Agrigento, che alla vigilia di ogni anno accademico in molti danno sempre come un ente a rischio chiusura, secondo il suo presidente il professore Giovanni Francesco Tuzzolino sta invece vivendo un periodo di crescita culturale.

Nel suo primo anno di mandato, il responsabile del polo, in una conferenza ha illustro i dati numerici della sede universitaria di Agrigento che attualmente ospita 8 corsi di studio, un dottorato di ricerca e che conta circa mille studenti iscritti, di cui 450 nuove matricole. Il processo di sviluppo dell'università di Agrigento passa anche attraverso il miglioramento dei servizi offerti agli stessi studenti che dal prossimo anno accademico potranno usufruire anche della doppia mensa che sarà aperta nelle due sedi di villa Genuardi e via Quartararo.

Intanto, nelle giornate di mercoledì prossimo 30 novembre e di giovedì primo dicembre nella città dei Templi si svolge il primo meeting internazionale dal tema “Agrigento e l'Univesità del Mediterraneo” che getta le basi su una ambiziosa partnership fra la sede decentrata dell'ateneo palermitano e le università di alcuni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ovvero Egitto, Giordania, Marocco, Tunisia, Siria, Palestina e Libano.

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