Operazione "Street food", scatta il settimo arresto: in manette anche "Carciofino"
Si tratta di Kevin Governale, 23 enne nei cui confronti pende l’accusa "di aver contribuito a rifornire il territorio belicino di sostanze stupefacenti"
Si chiude il cerchio per l'operazione "Street food", con cui i carabinieri hanno sgominato un maxi spaccio di droga, proveniente da Palermo e destinata ai giovani del belicino.
Scatta l'operazione "Street food": sei arresti
È finito in manette anche l'ultimo dei sette destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Sciacca su richiesta della locale Procura della Repubblica. Infatti, il giorno del blitz - fanno sapere i carabinieri - si trovava all’estero. Durante la notte, i militari della Stazione di Santa Margherita di Belice lo hanno rintracciato ed arrestato. Si tratta di Kevin Governale, 23 enne, soprannominato “carciofino”, nei cui confronti - chiariscono i carabinieri - pende l’accusa "di aver contribuito a rifornire il territorio belicino di sostanze stupefacenti".
L'accusa: "Papà" e "carciofetto" gestivano l'acquisto di cocaina e hashish
Nell’operazione “Street food” erano finite in manette altre sei persone, per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni di loro con l’aggravante di averne destinato l’uso a soggetti di minore età. L’interessato adesso è stato condotto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
IL VIDEO. "Commerciavano 'roba' per 200 mila euro"
Nei giorni scorsi erano state confermate tutte le misure cautelari per gli arrestati. Restano in carcere Giuseppe Sanzone e Daniele Tabbone. Domiciliari per Giulia Nigrelli 21 anni, Calogero Friscia 23 anni e Giovanni Pilo di 22 anni, tutti di Menfi. Arresti domiciliari anche per Emeanuele Gambino di Sciacca.