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Cronaca

Primi avvisi di garanzia per la strage di Ravanusa, indagati vertici di Italgas: "Atto dovuto"

I pm di Agrigento hanno contestato formalmente ai dirigenti della società i reati di disastro e omicidio colposo plurimo: al via gli accertamenti tecnici

Svolta nell'inchiesta per la strage di Ravanusa dove, l'11 dicembre, una fuga di gas ha provocato un'esplosione che ha fatto crollare una palazzina, devastando un intero quartiere, lasciando sotto le macerie 9 persone rimaste uccise insieme al feto di 9 mesi di una delle giovani vittime.

Il pool di pm della Procura di Agrigento, coordinato da Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella, composto anche dai pm Sara Varazi e Chiara Bisso, sta facendo notificare dai carabinieri, ai vertici regionali e nazionali di Italgas, un avviso di "accertamenti tecnici irripetibili".

In sostanza, dovendo eseguire accertamenti sui luoghi del disastro, in contraddittorio fra le parti, a tutela degli stessi indagati, si è proceduto alla notifica dell'atto che gli consentirà di partecipare alle operazioni con tutte le garanzie del caso e facendosi assistere da un difensore e dai propri consulenti di parte. 

Secondo quanto reso noto dalla stessa Procura nei giorni scorsi, l'esplosione è stata provocata da una "camera di gas innescata da una scintilla casuale". Gli indagati, secondo quanto si apprende, sarebbero una decina. 

La Procura conferma e ribadisce: "Atto dovuto"

"In relazione alle notizie uscite in queste ore sulle maggiori agenzie di stampa e sulle testate on line di diversi quotidiani, in ordine al disastro di Ravanusa - scrive in una nota il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio - in ordine al disastro di Ravanusa, la procura, nel confermare l'invio di 10 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società Italgas, precisa che gli avvisi sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati dovendosi svolgere accertamenti tecnici irripetibili sui luoghi, sulle reti e sui materiali degli impianti di distribuzione del metano".

Il collegio peritale, in particolare, coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, "effettuerà operazioni di scavo, di campionamento di terre di scavo, analisi visive e strumentali, a partire da giorno 4 gennaio. Ulteriori notizie, nel rispetto del segreto investigativo e a garanzia della privacy degli indagati, perdurando la rilevanza pubblica dei fatti, saranno fornite in prosieguo unicamente con comunicati ufficiali di quest'Ufficio secondo la nuova normativa vigente".

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