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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il report

Sicurezza e viabilità, la "radiografia" delle strade provinciali: "Pessimo stato, servono segnali di pericolo"

Ecco cosa scrive il dirigente della Stradale, il vice questore Andrea Morreale, nella relazione consegnata al prefetto Maria Rita Cocciufa

Sono tutte, o quasi, in pessimo stato di manutenzione. Molte risultano chiuse al transito o con forte limitazioni: di velocità e di massa. Il vice questore Andrea Morreale, dirigente della polizia Stradale di Agrigento, ha fatto una “radiografia” – che è stata consegnata al prefetto Maria Rita Cocciufa – non soltanto alle statali, ma anche alle strade provinciali che si snodano su 1.200 chilometri. “Tutte le strade provinciali necessiterebbero di un rifacimento della segnaletica e cartellonistica stradale, nella gran parte dei casi fortemente deficitarie – ha scritto - . Le uniche arterie provinciali strategiche per la viabilità della provincia sono: la Sp 1A, la 3A, la 4, la Sp 68 e la 1A. Questa provinciale costituisce una sorta di piccola tangenziale di Agrigento: mette in collegamento, infatti, da un lato la statale 118, la 189, la 122 (e attraverso quest’ultima la statale 640) con la 115, senza l’attraversamento del centro abitato del capoluogo. La sua importanza strategica purtroppo è limitata dall’impossibilità della sua percorrenza ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate. Opportuni interventi per superare questa limitazione, non essendo legata a problemi alle infrastrutture ma al piano viabile”. Sulla provinciale 4, che collega la parte alta di Agrigento e la parte bassa (commerciale e balneare) ed è di accesso alla Valle dei Templi, la Stradale si è così pronunciata: “Il manto stradale è in buone condizioni di manutenzione. Necessario il rifacimento e potenziamento delle bande rumorose nella corsia di marcia direzione tempio di Giunone, in discesa e troppo spesso percorsa a forte velocità, nonché l’installazione di segnaletica di pericolo a luce intermittente in entrambi i sensi di marcia”. Poi c’è la Sp 68, che collega i lidi di Porto Empedocle con Lido Rossello di Realmonte e lungo il suo itinerario c’è la Scala dei Turchi. “Sarebbe opportuno un netto miglioramento della segnaletica e cartellonistica stradale. Stretto e angusto, certamente non adatto agli aumentati volumi di traffico, risulta l’incrocio con la via Crispi di Porto Empedocle – è stato scritto nella relazione consegnata in Prefettura - .

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Attenzione particolare, tornando alle strade statali, è stata data alla 118 che collega Agrigento con la 121, all’altezza dell’abitato di Bolognetta. Traffico elevato nel tratto che va da Raffadali ad Agrigento. “Vi è una curva pericolosa, teatro di incidenti molto gravi, dal km 141+500 al km 141+800, dove è opportuno installare dissuasori con display indicante la velocità rilevata o segnaletica di pericolo con luci intermittenti, bande rumorose e occhi di gatto ai margini nonché all’interno della doppia striscia continua di mezzeria. La statale si presenta intersezioni pericolose dove è opportuno installare luci intermittenti, bande rumorose e occhi di gatto. Al km 145+850 è opportuno installare occhi di gatto tra le due linee di mezzeria continue che delimitano i due sensi di marcia, a causa della presenza di un’intersezione con uscita vietata, troppo spesso violata. Vi è la galleria Spinasanta, a doppia canna, una per senso di marcia: opportuno il rifacimento delle arcate della canna direzione Agrigento, con contestuale rifacimento della segnaletica rifrangente all’interno”. 

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