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Martedì, 19 Marzo 2024
Microcriminalità / Canicattì

Sbarrano la strada con uno scooter e minacciano: "Se non ti fermi ti spariamo", fallisce rapina a tabaccaio

L'esercente, rischiando, ha inserito la retromarcia ed è riuscito ad allontanarsi dalle "grinfie" dei due malviventi

Gli hanno sbarrato la strada, mettendo di traverso un ciclomotore. Hanno intimato di fermarsi subito e la minaccia è stata chiara: “Se non ti fermi ti spariamo”. Il tabaccaio cinquantaquattrenne non s’è però arreso e, rischiando, ha inserito la retromarcia ed è riuscito ad allontanarsi dalle grinfie dei malviventi. Rapinatori mancati visto che, appunto, non sono riusciti – per fortuna dell’esercente commerciale – a mettere a segno il colpo. E’ accaduto tutto lungo una strada di contrada Montagna, a Canicattì, mentre il cinquantaquattrenne stava tornando a casa. E’ stata già formalizzata una denuncia, a carico di ignoti, e i poliziotti del commissariato cittadino hanno, naturalmente, avviato le indagini per provare a dare un nome e cognome ai due delinquenti.

Verosimilmente, i due avevano pedinato – e forse non soltanto quella sera – il tabaccaio di Canicattì. Sapevano cioè quale strada avrebbe percorso e dove sarebbe andato dopo aver abbassato la saracinesca della sua attività commerciale. E lo hanno fatto in sella ad uno scooter. Erano le ore 21 circa. Il cinquantaquattrenne stava, appunto, tornando a casa dopo una giornata di lavoro e, appare scontato, ma non ci sono conferme istituzionali al riguardo, aveva con se l’incasso della giornata. Ad un certo punto, in contrada Montagna qualcuno gli ha sbarrato la strada che stava percorrendo e lo ha fatto mettendo in mezzo il ciclomotore. Gli è stato urlato, intimando di fatto, di fermarsi perché in caso contrario avrebbero sparato. Ma il tabaccaio non ha perso la lucidità e il sangue freddo. E’ riuscito infatti ad inserire la retromarcia ed accelerare il più possibile, allontanandosi dai due criminali che, stando a quanto emerge, non avrebbero neanche tentato di inseguirlo, né – per fortuna dell’esercente commerciale – avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco. La vittima della tentata rapina si è presentata poi in commissariato ed ha raccontato tutto quello che, suo malgrado, gli era capitato ai poliziotti che hanno, subito, avvisato la Procura della Repubblica e avviato le indagini. E’ fitto, anzi categorico, il riserbo. Appare però scontato che gli agenti abbiano già verificato l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza pubblici o privati. E non soltanto lungo contrada Montagna, ma anche – e soprattutto – dove sorge la tabaccheria. Perché appunto, appare scontato, che l’esercente commerciale sia stato seguito.

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