rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lettera denuncia ad Armao: Storie di ordinari sperperi Arnone: "Serve una riforma"

E' stata indirizzata al presidente Lombardo e all'assessore regionale al Bilancio. Tra i...

Ancora Beppe Arnone, nel ruolo del "rompiballe". Una lettera al presidente della Regione Siciliana Lombardo e all'assessore regionale al Bilancio Armao, che ha ispirato un articolo del corriere della sera, firmato Gian Antonio Stella.

Il consigliere comunale Pd propone una serie di provvediementi volti a porre fine "a gravissimi fatti di malcostume", nei Consigli comunali. Riduzione dell’importo del gettone di presenza, anche mediante semplice dimezzamento (a Palermo da 150 a 75 euro, ad Agrigento da 112 a 55); divieto di cumulo di più gettoni nella medesima giornata; limite massimo di due commissioni, con oneri al carico del Comune, per ogni settimana (solo per due commissioni si avrebbe diritto al rimborso dello stipendio e al gettone di presenza, ogni ulteriore riunione dev’essere senza alcun onere per il Comune); cancellazione della possibilità di rimborso delle spese di viaggio per i consiglieri “non residenti”.

Le proposte sorgono dall'analisi di alcuni casi anomali presenti nel Consiglio comunale di Agrigento e che sono all'ordine del giorno nel Consiglio palermitano. Arnone cita il caso del consigliere De Francisci, "il più giovane dei consiglieri". Il costo mensile del consigliere alle casse del Comune sarebbe, secondo Arnone, di 4 mila euro al mese circa comprensivi dei gettoni di presenza di 112,50 euro per ogni seduta per un massimo di 1.500 euro al mese. E Arnone spiega dettagliatamente questi strani meccanismi: "dopo la sua elezione, De Francisci ha trovato un posto di lavoro nel settore privato: è dirigente dell’impresa della mamma, la Dema srl. De Francisci, però, impegnato al Comune per 14 giorni lavorativi al mese è costretto ad assentarsi dal posto di lavoro e il Comune di Agrigento, ogni mese rimborsa alla signora 2.400 euro. Questi soldi  sarebbero, formalmente, lo stipendio da dirigente che la signora provvede a pagare al figlio. Dunque, si realizza questa meravigliosa 'partita di giro'".

A Palermo emerge una situazione ancor più grave, secondo il consigliere PD.  Anche in questi casi gettoni di presenza (che posso raggiungere i 3 mila euro al mese),  più stipendio da capogiro, più stipendio (anche da dirigente) che il Comune rimborsa al datore di lavoro, che può raggiungere 4-5.000 euro mensili, più - denuncia Arnone -, il rimborso del viaggio di quei consiglieri che non risiedono nel comune che amministrano. "Un certo numero di consiglieri comunali palermitani - afferma Arnone - hanno scoperto che è più vantaggioso amministrare la città abitando in comuni della provincia. Il consigliere–viaggiatore ha diritto a una congrua indennità chilometrica per i disagevoli viaggi cui si sottopone ogni giorno, nell’interesse dei cittadini. Insomma, questi consiglieri che risiedono fuori Palermo costano, ciascuno, una somma ben superiore ai 50 euro al giorno, a seconda della distanza e dell’autovettura posseduta. Praticamente, in questo modo, il consigliere di Palermo che risiede a Cefalù costa al Comune una cifra pari a un altro stipendio, solo di rimborsi-benzina."

Arnone porta l'esempio del dipietrista Fernandelli. "Il consigliere Ferrandelli fa parte della commissione 'attività produttive' del Consiglio comunale di Palermo, commissione che, ad onta del nome, ha stracciato ogni record (negativo) di 'produttività'. Ogni anno, questa commissione costa ai contribuenti, di soli gettoni di presenza, una cifra prossima ai 300 mila euro, cui devono aggiungersi, ovviamente, i rimborsi spese degli 'stipendi' e quelli delle spese di 'trasferta'. Quindi, tale commissione costa complessivamente ai palermitani una cifra senz’altro superiore ai 500 mila euro, di sole somme che si trasferiscono dal Comune ai consiglieri comunali. Poi ci sarebbero da aggiungere gli stipendi degli impiegati che 'assistono' la commissione, ecc.."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lettera denuncia ad Armao: Storie di ordinari sperperi Arnone: "Serve una riforma"

AgrigentoNotizie è in caricamento