rotate-mobile
La manifestazione / Licata

Stop al racket e al muro di omertà, arriva la "Buca lettere anonime"

Nella loggia principale del palazzo verrà messo un cartello con la scritta 'Liberiamo Licata dalla mafia, dalla corruzione, dall'usura". In piazza Regina Elena verrà installato un trittico con le immagini di Falcone, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e del beato Rosario Livatino

Basta omertà, basta silenzio, basta girarsi dall'altra parte e far finta di non vedere e non sapere. E' coinvolgendo il mondo della scuola - il liceo classico "Vincenzo Linares" in particolare - che, domani, Licata la "Normality day": una manifestazione di presa di consapevolezza su cosa fare, e come fare, per liberare Licata dalle mafie. Il momento più significativo - in prospettiva - sarà l'inaugurazione della "Buca lettere anonime". Alla villa comunale, per abbattere il muro del silenzio e dell'omertà, verrà collocata - così come è stato già fatto a Riesi - questa buca che potrà essere utilizzata da chiunque sia in difficoltà o da chiunque sia a conoscenza di qualcosa. Utilizzata, appunto, in maniera anonima. Ad organizzare la "Normality day" è l'associazione regionale antiracket e antiusura "Rete per la Legalità Siciliaaps - SOS Impresa" . 

La manifestazione avrà come scopo, appunto, quello di promuovere la cultura della legalità in tutte le sue forme, coinvolgendo in modo particolare la parte sana della comunità licatese, in modo particolare il mondo dell'educazione, la scuola, l'amministrazione locale, la Chiesa, le associazioni, il mondo imprenditoriale così da potersi inserire in un percorso di rinnovamento culturale che  - hanno spiegato - porti il singolo a ribellarsi attraverso la denuncia ad ogni forma di sopraffazione e condizionamento mafioso e non solo.

"L'associazione antiracket 'Rete per la Legalità', coordinamento regione Sicilia, dopo il grande risultato avuto a Canicattì, inizia il suo cammino anche a Licata dove domani verrà fatta la giornata della normalità. Perché la legalità è normalità, vita quotidiana - ha spiegato il presidente Eugenio Di Francesco - . Abbiamo organizzato, assieme al dirigente scolastico del Linares, un momento quasi storico perché in mattina vi sarà un incontro di testimonianze e poi un corteo che avrà tre passaggi principali: il primo al Comune dove nella loggia principale del palazzo verrà messo un cartello con la scritta 'Liberiamo Licata dalla mafia, dalla corruzione, dall'usura e dal racket. Poi ci sposteremo in piazza Regina Elena per installare un trittico con le immagini di Falcone, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e del beato Rosario Livatino. Lo scopo è quello di abbattere il muro di silenzio ed omertà e poi alla villetta Regina Elena verrà installata la buca lettere anonime. La prima è stata installata a Riesi, una buca lettere che ha raccolto centinaia di denunce anonime che hanno portato grandi risultati. Una buca lettere - ha concluso Di Francesco - che serve per abbattere il muro di omertà e silenzio in un paese come Licata dove si vuole collocare un grande deterrente alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti, corruzione e associazione a delinquere di stampo mafioso. La gente deve scoprire che, concretamente, si può fidare dello Stato e assieme allo Stato si può creare un clima civile, sereno".

Alle 9,30, al liceo classico "Linares", dopo i saluti della dirigente scolastica Ileana Tardino e del presidente nazionale vicario Sos impresa - Rete per la legalità: Giuseppe Scandurra, gli studenti  sentieranno la testimonianza di Daniela Mirisola che racconterà l'esperienza vissuta a Riesi. Ad introdurre sarà il vice presidente, vicario regionale, della Rete per la legalità Sicilia: Eugenio Di Francesco. 

Al termine, i ragazzi apporranno le proprie firme su tre enormi "banner" con le immagini di Giovanni Falcone, del beato Rosario Angelo Livatino e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il trittico sarà portato in corteo dalla scuola lungo via Tripoli e corso Umberto. Sosta davanti al palazzo di città dove sulla loggia i ragazzi apporranno uno striscione con la scritta: "Liberiamo Licata dalle Mafie" - #nomerta #nosilenzo". Nuova sosta in piazzetta Elena dove gli studenti apporranno i tre banner. E da piazzetta Elena, il corteo si sposterà - lungo le vie San Francesco e Dante - alla villa comunale dove verrà, appunto, inaugurata la "Buca lettere anonime". 

Dalle 16,30, all'aula magna del liceo Linares, l'associazione antiracket incontrerà il sindaco, la Giunta, il consiglio comunale, le associazioni, le sigle sindacali e gli imprenditori. Dalla stessa ora fino alle 20, davanti al Municipio, l'associazione farà informazione e promozione sui benefici legge 44, dell'importanza della denuncia contro racket e usura. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stop al racket e al muro di omertà, arriva la "Buca lettere anonime"

AgrigentoNotizie è in caricamento