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La polemica

Stop esercitazioni militari a Drasi? Non proprio: l'esercito è proprietario dei terreni del poligono

Si scopre accedendo al catasto: quelle aree, oggi "stralciate" dal progetto di riserva naturale a Punta Bianca, sono state acquistate tempo fa

Era il 9 maggio scorso quando l'associazione ambientalista "Mareamico" annunciò un (nuovo) stop definitivo alle esercitazioni militari a Drasi. Questa volta la motivazione era da ricercarsi, come recitava una nota, in un accordo stipulato con alcuni comuni dell'entroterra tra le province di Palermo ed Enna per la creazione di una nuova area da destinare a questo scopo.

Una notizia accolta con gioia da molti perché si traduceva nella possibilità che Punta Bianca e le aree limitrofe fossero (dopo 50 anni) liberate dal pesante fardello dei colpi di cannone. Peccato che, ancora una volta, non si sia ancora detta la parola "fine" al poligono. Anzi.

Innanzitutto va chiarita la vicenda della convenzione stipulata, tra gli altri, con i comuni di Gangi e Nicosia per la creazione di un "hub logistico addestrativo" che, pare, non andrà a sostituire Drasi che - e l'esercito lo ha ribadito più volte - presenta delle caratteristiche territoriali per certi versi difficilmente replicabili. Inoltre l'accordo stipulato nei giorni scorsi sarebbe ancora in una forma preliminare: manca, ad esempio, tutta la lunga e complessa fase degli espropri, che potrebbe richiedere anni.

In più questa ampia porzione di terreno che si trova oggi incastonata all'interno di quella che diventerà la futura riserva di Punta Bianca ha un grande vantaggio per l'Esercito Italiano, cioè che questo è a casa propria. Letteralmente.

Basta infatti accedere alle visure catastali per rilevare come le particelle del poligono risultano tutte di proprietà del Ministero della Difesa e, segnatamente, dell'esercito.

visura esercito

Un fatto che era sconosciuto alla stragrande parte delle istituzioni e anche di soggetti con ruoli di governo degli ultimi anni e che ha delle conseguenze a tutti gli effetti impreviste: è vero che è in scadenza infatti la convenzione firmata con la Regione per l'uso del poligono, ma cosa accadrà dopo? 

Intanto, da quanto trapela, a breve il Comune provvederà a pubblicare su richiesta dell'Esercito i nuovi calendari di sgombero dell'area di Drasi per la stagione 2023/2024, con uno stop - come tradizione - nel periodo estivo. 

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