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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Raffadali

Strada statale 118 verso la riapertura: al via i lavori per eliminare il pericolo di caduta massi

Il primo intervento sarà il cosiddetto "disgaggio": una tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi della parete rocciosa. Servirà a creare le condizioni per valutare la possibilità di consentire il transito su una corsia e a traffico alternato

Il Genio civile è già al lavoro per eliminare il pericolo di caduta massi sulla strada statale 118, chiusa orma da oltre tre settimane con notevoli disagi per gli abitanti di numerosi Comuni, primo tra tutti Raffadali, costretti a percorrenze più lunghe per raggiungere Agrigento e l’ospedale San Giovanni di Dio. Nei giorni, scorsi, tra l’altro, si era tenuto in sit-in dei sindaci per chiedere un rapido intervento risolutivo.

Strada statale 118 ancora chiusa, la protesta dei sindaci: "Disagi quotidiani per 35 mila persone"

Acquisita l’autorizzazione ad intervenire, successivamente pervenuta al dipartimento regionale tecnico e alla Protezione civile nel pomeriggio dello scorso 30 dicembre, il Genio civile, in meno di cinque giorni, è riuscito a varare una prima idea progettuale dell’intervento, ad appaltare i lavori e ad avviare il cantiere in regime di somma urgenza.

“La prima fase dei lavori - ha detto il capo dell’ufficio del Genio civile Rino La Mendola - sarà riservata alle attività dei rocciatori che dovranno procedere al disgaggio dei massi in equilibrio precario, che rischiano di rotolare lungo il pendio sino a raggiungere la sede stradale. Poi sarà realizzata una barriera paramassi che sarà dimensionata in relazione alla velocità di ruzzolamento dei massi e alle caratteristiche geotecniche dei terreni su cui sarà fondata l’opera di protezione. In ogni caso, subito dopo il disgaggio dei massi, valuteremo la possibilità di aprire il transito su una corsia, a traffico alternato”.

Sono già stati avviati anche i lavori, sempre in regime di somma urgenza, per la ricostruzione dell’argine destro, in prossimità della foce, del torrente Baiata Foce di Mezzo, fortemente danneggiato dalle piogge dello scorso mese di novembre.

“Oltre agli interventi ordinari sui corsi d’acqua e sulla rete stradale provinciale - ha aggiunto La Mendola - in questo momento siamo impegnati non solo a scongiurare la caduta di massi dal costone a monte della strada statale 118, ma anche ad effettuare dei lavori fondamentali a Siculiana in contrada Cantamatino, dove siamo riusciti a bloccare una frana che, senza la nostra tempestiva realizzazione di una paratia di pali, avrebbe coinvolto in pieno una serie di costruzioni che sono state cautelativamente sgomberate. Oggi possiamo dichiarare che le costruzioni a monte della paratia sono già in sicurezza e che il rientro degli sfollati avverrà presto, non appena il Comune completerà il lavoro eseguito dal Genio Civile, ricostruendo gli impianti sottotraccia e il cassonetto stradale per il tratto necessario a raggiungere le costruzioni rimaste isolate”.

La Mendola ha voluto ringraziare la Regione: “Con le risorse stanziate dal Governo Musumeci e con la competenza e l’impegno dei funzionari dell’ufficio in materia di tutela della pubblica incolumità, stiamo realizzando più interventi negli ultimi tre anni che nel resto dei 20 anni precedenti”.

Il responsabile unico dei lavori appena avviati per ridurre il rischio di caduta  massi a monte della strada statale 118 è Alfonso Faseli mentre il progettista e direttore dei kavori è Angelo Cimino. L’ufficio di direzione dei lavori è completato da Giovanni Conti (direttore operativo) e da Claudio Nocera (ispettore di cantiere). La consulenza geologica è stata invece affidata a Vito Capobianco.

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