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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Stalking a sfondo sessuale a dipendente, sindacalista in aula: "Mi fu chiesto di mediare ma non sapevo delle molestie"

L'ex segretario generale della Cisl, Domenico Catuara, rivela che il suocero della presunta vittima gli chiese di parlare con il direttore della Biblioteca Museo, Vincenzo Caruso. "Voleva essere esonerata dalla biglietteria"

"Il suocero della signora mi chiese se potevo parlare con l'architetto Caruso e chiedergli se poteva venire incontro alle richieste di non essere destinata al servizio di biglietteria. Sosteneva che, usufruendo dei benefici della legge 104, ne avesse diritto. Non mi disse nulla delle molestie, non mi sarei prestato. Sono un sindacalista e quelle cose non sarebbero state di mia competenza".

L'ex segretario generale della Cisl, Domenico Catuara, ha raccontato così in aula del tentativo di mediazione che gli sarebbe stato proposto per sanare i contrasti in ambito lavorativo. Il processo è quello a carico dell'ex direttore della Biblioteca Pirandelliana ed ex sovrintendente Vincenzo Caruso, accusato da una dipendente che lo ha denunciato e fatto finire a processo per un'accusa di stalking a sfondo sessuale.

La donna, peraltro, avrebbe subito - di fronte al rifiuto delle sue avance a sfondo sessuale - della rappresaglie lavorative. La vicenda muove i suoi primi passi nel 2011. La donna, esasperata dalle attenzioni del direttore che, secondo il suo racconto, avrebbe avuto atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro finalizzati ad avere rapporti sessuali, decide - prima ancora di chiedere l'intervento della magistratura - di rivolgersi ad alcuni sindacati.

Caruso, difeso dagli avvocati Vincenzo Caponnetto e Walter Tesauro, in un primo momento era indagato pure per concussione: il dirigente, secondo il racconto della donna, avrebbe vendicato il "no" alle sue avances con atti amministrativi ritorsivi come il rifiuto di concederle i permessi ai sensi della cosiddetta "legge 104" per assistere il padre ammalato o delle contestazioni pretestuose come, ad esempio, in occasione di una pausa caffè con una collega.

Catuara, citato dall'avvocato Arnaldo Faro, difensore di parte civile della donna e dalla stessa difesa dell'imputato, ha spiegato che, a suo parere, la richiesta della donna non era fondata. "Non credo avesse diritto di non prestare servizio in biglietteria. In ogni caso, dopo alcuni giorni, riferii la circostanza a Caruso. Il suocero della donna, con cui intrattengo rapporti di amicizia da decenni, non mi parlò mai di molestie". 

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