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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il processo

Molestie a sfondo sessuale e rappresaglie a impiegata, collega vittima: "Mai visto nulla di strano"

Sotto accusa l'ex direttore della Biblioteca museo Vincenzo Caruso accusato di stalking. Un dipendente nega di avere assistito a scene sospette

"Non ho mai assistito ad alcuna discussione animata, nè sentito indiscrezioni sui rapporti tesi fra loro. Lavoravo in una stanza poco distante da quella della collega e non mi sono mai accorto di nulla". Vincenzo Noto, funzionario direttivo della Biblioteca museo Luigi Pirandello, difende così l'architetto Vincenzo Caruso, ex direttore dell'ufficio ed ex sovrintendente di Caltanissetta, imputato di stalking in seguito alle denunce di una dipendente.

La vicenda muove i primi passi nel 2011. La donna, esasperata dalle attenzioni del direttore che, secondo il suo racconto, avrebbe avuto atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro finalizzati ad avere rapporti sessuali, decise di denunciarlo. L'imputato, ascoltato in una delle udienze precedenti, davanti al giudice Manfredi Coffari, ha negato qualsiasi atteggiamento persecutorio dando, dal suo punto di vista, alcune spiegazioni a certi episodi.

Il collega della presunta vittima, citato dall'avvocato Vincenzo Caponnetto, difensore di Caruso, ha negato di essere a conoscenza dei problemi fra i due e di avere assistito, nei corridoi, a molestie o frasi dal contenuto improprio rivolte alla collega. Il dirigente, inoltre, secondo il racconto della donna, avrebbe vendicato il "no" alle sue avances con atti ritorsivi come il rifiuto di concederle i permessi ai sensi della cosiddetta "legge 104" per assistere il padre ammalato o delle contestazioni pretestuose. 

Il dibattimento, arrivato agli sgoccioli, dovrebbe concludersi il 21 novembre con l'audizione degli ultimi testi della difesa.

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